Prima prova: Ungaretti, Corrado Stajano e Sciascia. Poi Montanari e Fernbach. Una traccia dedicata a Bartali e una a Dalla Chiesa

Le tracce. È arrivato il giorno della prima prova, italiano scritto, del nuovo esame di maturità. Tra le tracce proposte ai ragazzi c'è "Il porto sepolto", confluita nel 1942 nella raccolta L'allegria, di Giuseppe Ungaretti. Poi Corrado Stajano e "Eredità del Novecento".
Un'altra traccia è Leonardo Sciascia con un brano tratto dal romanzo 'Il giorno della civetta'. I maturandi possono scegliere anche il brano di Montanari sull'uso del futuro o quello di Fernbach sull'illusione della conoscenza. Tra le proposte per l'esame, anche una dedicata a Gino Bartali, il campione di ciclismo nominato giusto tra le nazioni per aver salvato numerosi ebrei e una sul generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia con la moglie Emanuela Setti Carraro. Agli studenti viene chiesto di redigere un elaborato traendo spunto dalla drammatica vicenda attraverso letture e le conoscenze personali.
La seconda prova
Giovedì, invece, è in calendario la seconda prova, che dal 2019 diventa multidisciplinare. Le due materie del liceo classico saranno latino e greco; matematica e fisica per lo scientifico; scienze umane e diritto ed economia politica per il liceo delle scienze umane-opzione economico sociale; discipline turistiche e aziendali e inglese per l’istituto tecnico per il turismo; informatica e sistemi e reti per l’istituto tecnico indirizzo informatica; scienze degli alimenti e laboratorio di servizi enogastronomici per l’istituto professionale per i servizi di enogastronomia.
I dati. Sono 9 mila hli studenti del Fvg – 4.157 in provincia di Udine, 2.472 in quella di Pordenone – affronteranno il tema di italiano, supervisionati da 263 commissioni.
La maggior parte dei ragazzi è consapevole che usare il cellulare durante l’esame di Stato comporterà la bocciatura, ma non manca chi crede a fake news e a informazioni errate sulle procedure che, prima dei test, si diffondono tra i maturandi: a illustrarlo è il monitoraggio condotto da Skuola.net, per conto della Polizia di Stato, su un campione di 3 mila studenti del quinto anno (42% maschi, il 58% femmine). C’è, per esempio, chi pensa sia possibile conoscere in anticipo le tracce online, chi è convinto di essere controllato dalla polizia (20%) o che la scuola venga schermata per impedire agli smartphone di connettersi a internet (il 19%).
LEGGI IL COMMENTO. Il prof Galiano: "Maturità prima sfida, ma le medaglie della vita si conquistano altrove"
Fake news e leggende
Polizia postale e delle comunicazioni, in collaborazione con il portale degli studenti, Skuola.net, ha lanciato la sua undicesima campagna di sensibilizzazione “Maturità al sicuro”, contro il diffondersi di bufale e leggende metropolitane legate all’esame di Stato ed evitare che gli studenti perdano tempo, cercando magari su internet o sui social eventuali “soffiate”.
L’indagine, infatti, evidenzia come un maturando su sei (il 17%) è convinto di poter trovare le tracce su internet. Tra le false credenze, vi è la convinzione di poter essere perquisiti dai componenti della commissione (il 42%) o che questi abbiano dispositivi particolari per il rilevamento dei cellulari (l’8%). Per il 31% degli studenti, ancora, non costituisce reato ricevere le soluzioni dei test dall’esterno, mentre la prova è in pieno svolgimento. Solamente l’8% crede che usare il telefonino durante l’esame non comporti l’espulsione.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto