Previsioni del tempo ancora sbagliate, fioccano le disdette

TARVISIO. Il terrorismo meteorologico continua ad arrecare grave danno al turismo della montagna. Ne è convinto anche il sindaco Renato Carlantoni che personalmente ha constatato come su vari siti web che si occupano di previsioni meteo vengono annunciate situazioni di maltempo che, poi, nei fatti, non si sono verificate.
«Qualcuno di recente, riferendosi al Tarvisiano, ma la stessa cosa vale anche per le altre zone alpine - afferma il sindaco -, ha addirittura segnalato la possibilità di pioggia per sei giorni consecutivi, chiaramente smentito dalla realtà. Ciò come si può comprende determina ripercussioni negative pesanti in termini di mancati arrivi».
Si sta ripetendo, dunque, ciò che si era già evidenziato durante la stagione invernale. La non corretta informazione sulle previsioni del tempo induce tanti potenziali ospiti a rinunciare alla gita in montagna. «Purtroppo è proprio così, ne soffrono i rifugi e i centri minori, in primis, e per di più non sono poche anche le disdette delle prenotazioni alberghiere, come ho potuto constatare con gli operatori, di chi si lascia influenzare dalle previsioni ingannevoli - aggiunge Carlantoni -. Ma voglio anche precisare che delle fonti, che ritengo per nulla amiche della montagna, è senz’altro da escludere la nostra Arpa che è, invece, di una attendibilità notevole. Sono del parere che se si prevede brutto tempo è giusto segnalarlo, è ovvio. Ciò che non condivido è il calcare la mano facendo credere alla gente, ad esempio, che per una possibilità di pioggia passi per piovosa l'intera giornata, mentre, per altri luoghi famosi come il veneziano, si faccia credere che sia previsto tempo splendido per tutta l’estate».
La montagna, realtà già debole del sistema turistico, andrebbe dunque, maggiormente tutelata anche in questo delicato settore. «Indubbiamente, oggi più che mai. La gente è molto sensibile a queste informazioni e dalla città non parte per la montagna se gli si fa credere che verrà brutto tempo. E purtroppo, alle volte è anche la prima ad essere danneggiata perchè rinuncia ad escursioni o alla giornata sugli sci che avrebbe potuto essere, invece, molto appaganti. Cosa fare - domanda il sindaco Carlantoni -? Istituire in Italia una sorta di albo della meteorologia per un controllo ufficiale di chi tratta e interpreta le previsioni meteo che possono essere, come dimostra la nostra Arpa, di grande attendibilità, mi pare opportuno».
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