Presidente di due squadre, De Marco inibito

SACILE. Piove sul bagnato in riva al Livenza sul settore calcistico. Non bastasse l’amara uscita di scena della Sacilese calcio, si è aggiunta nei scorsi la querelle scoppiata tra le società sacilesi impegnate a contendersi il Polisportivo XXV aprile.
L’ultimo colpo di scena arriva ora da Roma e porta la firma del presidente della Figc (Federazione italiana gioco calcio), Carlo Tavecchio. Il 1º agosto è stato pubblicato il provvedimento adottato, a seguito delle indagini condotte dalla Procura federale, a carico del presidente Sereno De Marco e della Liventina. A De Marco sono stati inflitti tre mesi di inibizione, mentre all’Asd Liventina è stata inflitta un’ammenda di 300 euro.
La vicenda è legata all’ultima travagliata stagione della Sacilese calcio caratterizzata da ben tre passaggi di proprietà (da Gianpaolo Presotto e consorte a Francesco Baù e da quest’ultimo ai cosiddetti “romani” guidati da Andrea Giusti).
Sereno De Marco, all’epoca dei fatti presidente e legale rappresentante pro tempore della Liventina, è stato sanzionato con tre mesi di inibizione in base al codice di giustizia sportiva «per avere nella suddetta qualità ricoperto contemporaneamente, a far data dal dicembre 2015, in via di fatto funzioni dirigenziali e gestionali nell’interesse della Sacilese calcio, società affiliata alla Lega nazionale dilettanti». La Liventina, invece, è stata chiamata in causa “per responsabilità diretta”, relativamente ai fatti contestati al proprio presidente e legale rappresentante.
Sul ruolo avuto dal presidente della Liventina nella travagliata, ultima, stagione biancorossa si è molto discusso e si continua a discutere a Sacile. La giustizia sportiva al riguardo sancisce l’inibizione di De Marco e multa la Liventina. In occasione della assemblea dei soci che l’ha acclamato alla presidenza per il 14º anno De Marco, tra l’altro, ha ricordato proprio la disponibilità dimostrata dalla sua società per superare il grave momento di crisi che ha colpito la Sacilese calcio.
«Disponibilità – ha sottolineato – che purtroppo è stata mal interpretata. Sarei comunque pronto a rifare tutto ciò che ho fatto per dare una mano all’amministrazione comunale a non veder andare in degrado il Polisportivo 25 aprile che stiamo gestendo». Gestione che scadrà il 31 agosto. Dopo toccherà a Livenza servizi mobilità srl come deciso in questi giorni dalla giunta municipale (con l’astensione del vicesindaco Vannia Gava favorevole a un affidamento all’Asd San Odorico).
Ma nell’ intricata stagione sportiva 2015-2016 della Sacilese c’è un “sospeso” legato alla denuncia inviata dall’amministratore pro tempore Andrea Giusti alla Lega nazionale dilettanti della Figc. Nel mirino l’ex direttore sportivo Denis Fiorin per presunti illeciti da lui compiuti. L’esposto lamentava anomalie nella gestione e nei trasferimenti di giocatori in uscita, sia dalla prima squadra che dal settore giovanile.
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