Prese a ceffoni al bar falso commercialista Condannato a 8 mesi

Prese a ceffoni e sbatté contro il muro al bar Aosta il suo ex commercialista Duilio Alù, che riportò escoriazioni al volto e una frattura al coccige giudicata guaribile in 20 giorni. L’imprenditore Fabio Tesi, 43 anni, residente a Pordenone e difeso dall’avvocato Luciano Rizzo, è stato condannato ieri dal gup Giorgio Cozzarini con rito abbreviato a otto mesi di reclusione per le ipotesi di lesioni aggravate e induzioni a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria. Alù, 53 anni, è finito al centro di un’inchiesta della guardia di finanza di Pordenone. Ha chiesto di patteggiare per esercizio abusivo della professione di commercialista dal 2004 al 2018, falso e appropriazione indebita. Tesi lo ha denunciato alla finanza quando ha scoperto che gli era sparita la contabilità. Dal canto suo Alù ha reso dichiarazioni al pm affermando il coinvolgimento di Tesi in reati tributari, che hanno portato a un sequestro preventivo. Il 31 agosto 2020 Tesi lo ha affrontato al bar, urlando «Vai a ritirare la denuncia, altrimenti la prossima volta sei morto». La difesa ha sostenuto che si è trattato di uno sfogo dettato dalla rabbia.

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