Pramollo, dall’Austria spunta un altro azionista

KLAGENFURT. Un nuovo azionista sta bussando alla porta della Naßfeld Pramollo Bergbahnen Ag, la società proprietaria degli impianti di risalita del polo sciistico di Pramollo. È Ludwig Richard, titolare di un’agenzia viaggi. Un nome poco noto in Italia, anzi praticamente sconosciuto, ma non in Austria, dove ha una piccola “flotta” di 800 pullman e una tradizione familiare nella gestione di alberghi che risale nel tempo per cinque generazioni. Dunque, un operatore che masticava turismo in casa fin da quando era bambino.
Il capitale sociale della Naßfeld Pramollo Ag attualmente è suddiviso tra gli “operatori storici” del polo (Arnold Pucher in testa), con il 33,3 per cento, il Land Carinzia pure con il 33,3 per cento, la Grawe (compagnia assicuratrice di Graz) con il 3,0 per cento e Hypo Group con il 29,0 per cento. Da tempo quest’ultimo aveva manifestato l’intenzione di cedere la sua quota, nell’ambito del piano di risanamento e ridimensionamento della holding bancaria che è a tutti noto.
Per acquistarla si era fatto avanti un imprenditore tirolese, Heinz Schulz, proprietario con la famiglia di un vero e proprio impero sciistico, dal Tirolo (Zillertal, Matrei) alla Carinzia (Mölltaler Gletscher, Ankogel), che però Pucher, il vero “boss” di Pramollo, vedeva e vede come il fumo negli occhi, perché metterebbe in discussione la sua supremazia nella gestione degli impianti di Pramollo. E l’opinione di Pucher è determinante, in quanto le azioni della Naßfeld Pramollo Ag sono nominative e per la loro cessione occorre il consenso di almeno due terzi degli azionisti.
La situazione di stallo sembra essersi sbloccata in questi giorni, quando Hypo Groupha messo all’asta la sua quota. Tra i partecipanti, anche la famiglia Herzog (che fa parte con Pucher di quelli che abbiamo definito gli “operatori storici” di Pramollo e che è proprietaria delle seggiovie sul versante del Gartnerkofel).
La sua offerta, tuttavia, è risultata inferiore a quella di Ludwig Richard, che è stato il miglior offerente e che, se l’assemblea darà il suo vincolante consenso, subentrerà dunque a Hypo Group nella società di Pramollo.
Il pacchetto che la holding bancaria mette in vendita comprende, oltre alla quota nella società degli impianti, anche un’area a destinazione alberghiera, situata nei pressi della stazione a valle della telecabina Millennium Express, a Tröpolach. In quello spazio Hypo Group, ai bei tempi quando l’ombra del fallimento non era neppure immaginabile, vi aveva previsto la costruzione di un hotel a 3 stelle.
Non si sa che cosa abbia intenzione di farvi Richard. Per ora si è appreso soltanto che ha avuto un colloquio con l’assessore regionale alle finanze Harald Dobernig, nel corso del quale è stata ventilata la possibilità che egli acquisti anche la quota del Land nella Naßfeld Pramollo Bergbahnen Ag. Se avvenisse ciò, con oltre il 60% del capitale il nuovo operatore si troverebbe ad assumere il controllo del polo sciistico, spiazzando Pucher.
Una tale evenienza non sarebbe irrilevante anche nelle relazioni con il Friuli Venezia Giulia. La Naßfeld Pramollo Bergbahnen Ag, come si sa, è un partner essenziale nel project financing della telecabina di Pramollo, di cui si assumerà la gestione per vent’anni, pagando un affitto di 1,5 milioni di euro all’anno. Una ragione in più perché la Regione si affretti a far decollare l’operazione, prima che Richard diventi azionista di maggioranza della società sciistica e possa, magari, cambiare idea e ridiscutere il project financing.
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