Poste, ritardi e organico all’osso: cresce la rabbia dei sindacati

Sacile, invitati a un confronto cinquanta fra portalettere e impiegati. Gravi disservizi: giornali e raccomandate distribuiti una volta la settimana

SACILE. «Disservizi nella distribuzione della posta e organici all’ordine del giorno». Paolo Riccio e Paolo Cesi segretari provinciale e regionale di Uil poste faranno l’appello in assemblea, questa mattina alle 8, a portalettere e impiegati di Poste italiane.

«Confronto aperto – i sindacalisti Uil hanno invitato una cinquantina di dipendenti – con i centri di distribuzione di Sacile, Aviano, poi Brugnera, Prata e succursali. Dopo l’assemblea chiederemo un incontro con il nuovo responsabile del centro distribuzione posta di Sacile, Francesco Carbone. È subentrato alla collega Ombretta Modanutti che è trasferita a Udine, mentre il direttore dell’ufficio liventino resta Paola Orso».

Sul tavolo del confronto: le lungaggini della consegna di lettere e pacchi, le file agli sportelli postali e difficoltà nell’organizzazione del servizio. «Disservizi a Sacile, Fontanafredda – ha elencato Riccio – e altrove. Riceviamo segnalazioni dall’utenza e cerchiamo di collaborare con Poste italiane per trovare soluzioni sostenibili».

In coda allo sportello anche per un’ora e mezza

Uil-poste cronometra il disagio e lancia l’allarme. Le scadenze delle bollette e il pagamento delle pensioni aumentano i numeri delle attese negli uffici postali liventini. Sui recapiti tanti sacilesi si sono lamentati della tempistica. «Il postino consegna una volta alla settimana – ha esaurito la pazienza Adriano Paoluzzi in via Trieste ex direttore delle poste –. Non è possibile pagare e ricevere con grande ritardo giornali, lettere e anche raccomandate».

La coda di 20 minuti, poi, si mette in conto tutti i giorni, allo sportello di Poste italiane in via Cavour. Servizi più snelli al primo sportello in via dei Cipressi, ma l’ingorgo delle bollette a scadenza aumenta la tempistica, in modo ciclico. «Manca personale in organico – ha lamentato spesso Riccio che segue l’evoluzione del servizio –. Inoltre, la pratica di obbligare alle ferie “d’ufficio” i dipendenti rema contro all’efficienza».

Per le due sedi di Sacile l’Associazione per il rinnovamento della sinistra aveva chiesto servizi a misura di cittadino. Stessa richiesta di Uil poste: la segnalazione conta i disservizi postali causa sottorganico: nel 1982 i dipendenti erano il doppio. «In via Cavour – segnala Pierantonio Pizzinato – ho atteso 90 minuti».

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