Pordenone ricorderà i suoi deportati: “Pietre d’inciampo” nelle strade della città

PORDENONE. Resistenza al nazifascismo e Lotta partigiana di Liberazione, fra qualche giorno, saranno ricordate a Pordenone anche con la posa di sette “Pietre d’Inciampo”, in diversi luoghi della città, da parte dell’artista tedesco Gunter Demnig e soprattutto per merito di studenti, docenti, preside e collaboratori del liceo Leopardi Majorana.
Le “Pietre d’Inciampo – Stolpersteine” sono realizzate da Demnig per depositare nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee e di Pordenone in particolare una memoria diffusa dei deportati nei campi di sterminio nazisti, dei partigiani torturati e assassinati dai nazifascisti. Vengono poste nel selciato di strade e piazze, davanti alle abitazioni o ai posti di lavoro delle vittime. Finora, in Europa ne sono state collocate oltre 75 mila.
A Pordenone tutto è partito dall’iniziativa delle docenti Silvia Pettarin e Susanna Corelli del liceo Leopardi – Majorana. Oltre a trasmettere agli studenti il sapere, invogliandoli allo studio e all’apprendimento, hanno fatto emergere le qualità e le passioni di ogni allievo.
Pettarin e Corelli, assieme alla preside Teresa Tassan Viol, hanno ottenuto, da decine di ragazzi, la ricostruzione di quanto accaduto a Pordenone durante la Resistenza. Sono stati ricostruiti gli episodi delle torture sistematiche, effettuate da nazisti e repubblichini sui partigiani catturati, delle fucilazioni e deportazioni di coloro che si opponevano ai nazifascisti.
Lo studio del Libro Matricola del carcere cittadino, le ricerche sugli archivi comunali e di Stato, la raccolta delle testimonianze dei familiari delle vittime e l’analisi degli scritti di queste ultime è durato anni, grazie all’attività di volontariato, al di fuori dell’orario scolastico, svolta dagli studenti e dalle professoresse, supportati dalla preside.
Importanti le collaborazioni di Anpi provinciale e Aned, di Pietro Angelillo che presiede il circolo della Stampa di Pordenone e Mirco Bortolin dell’Archivio storico comunale. Sette “Pietre d’Inciampo” verranno posate dalle 14.30 di sabato 18 gennaio sulle vie del Fante, Bertossi, Tommaseo, in viale Grigoletti, due in piazza XX Settembre e lungo corso Vittorio Emanuele.
Protagonisti della posa delle pietre, dopo tre anni di studio e ricerca sulle fonti, con le professoresse Pettarin e Corelli sono stati gli studenti Simone Bianchini, Francesco Bidinot, Lidia Centis, Luiza Deda, Sara Del Bianco, Siria Di Cunto, Gabriele Garbo, Shalom Ekva Koomson, Edoardo Filippuzzi, Giulia Facchin, Marco Lovisa, Irene Magris, Marco Nascimben, Anna Oman, Matteo Pavsler, Riccardo Perotti, Daniele Piccoli, Elena Scandolo, Ilaria Valerio, Alessandro Tomada, Jessica Xhelili. Hanno collaborato alle ricerche i professori Michele Casella, Vera Pagnon, Nico Nanni e la dottoressa Francesca Fugoni dell’Archivio di Stato. —
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