Pordenone, i genitori protestano: «La scuola sta andando a rotoli»

Ribadita in Prefettura la contrarietà ai tagli a docenti e tempo pieno
PORDENONE.
«San Silvio, salva la scuola»: prima la supplica e dopo il colpo di frusta. «Non si risparmia sulla testa dei bambini». Slogan in crescendo, ieri al megafono del Comitato genitori di Pordenone, che ha manifestato davanti alla Prefettura. Il sit-in nel Bronx per fermare la scure dei tagli sull’istruzione è stato partecipato dalle famiglie di Porcia («Vogliamo costituirci in comitato - ha anticipato Elena Pavan - contro il tempo-scuola impoverito»).


Con loro, gli studenti del collettivo Aut e Giovani comunisti italiani («no alla riforma Gelmini» ha detto Marco Zava del liceo Leopardi-Majorana con due compagne del Grigoletti) e Michele Padovese, consigliere provinciale del Pd. Docenti, mamme e bambini dei tre circoli urbani sono andati in avanscoperta: «La scuola non va in vacanza - hanno ribadito i fondatori del Comitato genitori Sonia D’Aniello, Cristina Zanette e Sandro Colombera -. Presidiamo il diritto all’istruzione».


Nelle primarie provinciali si prevedono meno 10 classi a tempo pieno nel Pordenonese negli organici 2010-2011 e meno 67 classi con le 30 ore settimanali di lezione, ridotte a 27. In pratica 47 cattedre cancellate nelle primarie e addio alle compresenze delle maestre, con due pomeriggi alla settimana al posto di tre nel tempo-modulare.


«Chiediamo al prefetto - ha anticipato l’incontro che di lì a poco sarebbe avvenuto al primo piano dell’ufficio di Stato D’Aniello - di rappresentare il profondo stato di disagio della scuola pordenonese al direttore dell’istruzione friulana Daniela Beltrame. Dalle primarie alle superiori siamo tartassati sul diritto allo studio: ci restituiscano i posti nell’organico di fatto».


L’incontro con il dirigente Andrea Merola, al tavolo della Prefettura, ha segnato un punto pro-comitato. «Incrociamo le dita e facciamo rimboccare le maniche a qualcun altro: è quello che di fatto ci ha prospettato il rappresentate del prefetto, Andrea Merola - ha riferito dopo il confronto D’Aniello -. Lui presenterà i numeri dell’emergenza all’Ufficio scolastico regionale».


Altre proteste sono in arrivo. «Sciopero degli scrutini e delle attività docenti domani e martedì - ha detto Luigina Perosa, anticipando l’adesione alla lotta targata Cobas -. Continua la protesta». Giovedì 17 giugno presidio no-stop dei sindacati confederali con gli autonomi Gilda e Snals davanti alla Provincia e martedì 22 giugno alle 21 incontro nell’auditorium della Regione promosso da “Sinistra ecologia libertà”.


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