Pordenone, gara di solidarietà per una famiglia di migranti

Non soltanto ragazzi giovani e pachistani: a Pordenone i richiedenti asilo sono perlopiù uomini, la maggior parte dei quali non supera i 40 anni. Ma non ci sono soltanto loro tra i nuovi arrivi in città.
In Questura si è presentata anche una famiglia: padre, madre e due figli minorenni, una ragazzina dodicenne e un bambino di appena un anno. Anche loro hanno chiesto asilo. Sono arrivati dalla Germania in treno, in tasca hanno qualche centinaio di euro che piano piano si stanno assottigliando, soprattutto per pagare il cibo. Ieri si sono recati in Questura dove è stato dato loro un appuntamento per la prossima settimana.
Nel frattempo devono arrangiarsi come possono. Ed è in questo contesto che s’inserisce una gara di solidarietà.
La Croce rossa, che sta svolgendo sul territorio un’opera di monitoraggio e di aiuto non soltanto a chi dorme al Bronx ma intercettando le necessità anche di chi sta altrove, ha individuato questa famiglia lunedì sera. Dal racconto del capo famiglia, il loro arrivo a Pordenone sarebbe risalito a qualche giorno prima: un paio di notti le hanno trascorse per strada. Poi, appunto, l’incontro con la Croce rossa e l’aiuto economico per trascorrere un paio di notti in albergo. Ieri sono dovuti uscire e hanno trovato un riparo alla Caritas, dove sono rimasti fino all’orario di chiusura. Poi nuova gara di solidarietà attraverso due volontarie della Cri che, di tasca loro, hanno pagato altre due notti in hotel pur prenotando quattro notti.
Insomma, si vive alla giornata e, fino a che non si chiarirà la situazione di questa famiglia, i volontari continuano a fare collette per garantire un tetto durante la notte in particolare per i due figli.
L’arrivo di un nucleo familiare in città è cosa assai rara. Se non il primo caso, è uno dei pochissimi. Il fatto che non abbiano sistemazione, inoltre, risulta un episodio unico nell’ambito del fenomeno della migrazione di questi ultimi periodi.
A Pordenone una famiglia con minorenni non segue le procedure previste per gli uomini, che entrano in lista d’attesa per l’ingresso all’hub della Monti. I minori non accompagnati vengono accolti nelle strutture messe a disposizione dall’Opera Sacra Famiglia e alla comunità La Fenice di Aviano.
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