Pordenone calcio, un finanziamento da 2 milioni per il nuovo stadio

Verranno ideati due campi a Fontanafredda. Ecco che ne sarà del Bottecchia

Un milione e mezzo di euro per i lavori allo stadio Omero Tognon di Fontanafredda e la realizzazione di un nuovo campo di calcio con fondo sintetico che si va ad aggiungere ai 500 mila già stanziati nella legge di assestamento. Nell’impianto principale giocheranno dalla prossima stagione sportiva il Pordenone, che sia serie C o B, come sperano i tifosi dopo due anni nei quali la promozione tra i cadetti è stata soltanto sfiorata e sulle ali dell’entusiasmo per il cammino in Tim cup, non fa differenza, e la prima squadra di casa, nell’altro le formazioni giovanili rossonere.

Pordenone calcio, per lo stadio Tognon scoppia la grana della gestione

«Con questo stanziamento finalizzato alle opere di adeguamento dello stadio Tognon – ha detto il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia Sergio Bolzonello – andiamo a risolvere il problema legato delle condizioni del Bottecchia, lo storico impianto del Pordenone calcio, che da anni ospita le partite dei ramarri in deroga alle disposizioni della Lega Pro». Il vicegovernatore è intervenuto a margine dell’approvazione da parte del consiglio regionale dello stanziamento all’Uti (Unione territoriale intercomunale) del Noncello di 1,5 milioni di euro. Il Pordenone sta giocando le partite al Bottecchia grazie alla deroga che scade alla fine della stagione agonistica in corso, quindi a giugno 2018.

«A questo punto – secondo il vicepresidente – le strade erano due: o costruire un nuovo stadio oppure cercare qualche soluzione alternativa». La prima ipotesi, però, non poteva trovare concretizzazione con fondi pubblici e «i considerevoli costi sarebbero stati esclusivamente a carico dei privati. Abbiamo dunque colto l’opportunità offerta dalle favorevoli condizioni strutturali dello stadio di Fontanafredda, che con opportune modifiche può diventare idoneo a ospitare le partite sino alla serie B».

Intesa tra Comuni. Risolta la questione dei finanziamenti, adesso si passa alla fase operativa, che vede coinvolti direttamente i municipi di Fontanafredda e Pordenone, senza dimenticare gli altri tre che fanno parte dell’Uti del Noncello (Porcia, Roveredo in Piano e Zoppola). Lunedì, alle 11, è previsto un sopralluogo al Tognon per valutare gli interventi che dovranno essere realizzati per consentire all’impianto di essere a norma per ospitare partite sino alla serie B. Per il Comune di Pordenone l’assessore allo Sport Walter De Bortoli e il sindaco Alessandro Ciriani saranno accompagnati dai tecnici Maurizio Gobat e Guido Luttman, mentre per Fontanafredda ci saranno il sindaco Michele Pegolo e il tecnico Emanuele Zanon. «Concorderemo insieme – ha sottolineato De Bortoli – cosa fare nel rispetto dei ruoli. Stiamo collaborando con l’obiettivo di potenziare questo grande complesso sportivo, che, oltre allo stadio, comprende piscina e palasport e che era nato già con una visione sovraccomunale. Oggi c’è l’esigenza di renderlo tale, sempre nel rispetto delle diverse sensibilità in campo. Il sindaco Pegolo ha la necessità di non penalizzare la sua realtà e per questo lavoreremo cercando la massima sintonia tra enti locali, stipulando una convenzione» che consentirà di garantire gli interessi e le esigenze di tutti gli attori in campo, dai Comuni alle società sportive. E questo anche grazie alla possibilità di affiancare all’impianto principale un campo in erba sintetica recintato e con propri spogliatoi che potrà ospitare tutta l’attività giovanile del club rossonero.

Il Bottecchia. Se ormai il futuro della prima squadra neroverde è a Fontanafredda – senza dimenticare l’importante ruolo svolto dal centro De Marchi – il presente resta al Bottecchia, dove prima di Natale partiranno i lavori per la sistemazione dell’anello del velodromo e dunque sarà necessario far coesistere il cantiere con la disputa delle gare di serie C dei ramarri. Nell’impianto cittadino, una volta trasferito il Pordenone calcio, si potrà dare maggiore spazio all’attività ciclistica. L’auspicio dell’assessore De Bortoli è che qui poi trovi casa la squadra di calcio femminile della Graphistudio, militante nel torneo di serie B. Senza più la necessità di avere una capienza aumentata per le esigenze della serie C, saranno rimosse le tribune aggiunte (da 240 posti l’una) per magari essere destinate ad altri impianti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto