Porcia, addio al mobiliere Giovanni Neziosi
Aveva 94 anni, lascia la moglie e tre figli. Aveva cominciato come garzone. Lunedì i funerali

PORCIA. Una vita dedicata alla famiglia e alla passione per la lavorazione del legno, attività nella quale era maestro. Si è spento a 94 anni Giovanni Alvise Neziosi, originario di Fontanafredda ma residente da tempo a Porcia.
La sua lunga carriera imprenditoriale nel settore del legno e della falegnameria era iniziata in una piccola bottega di Vigonovo, per poi spostarsi a Pordenone e infine a Porcia, dove il suo negozio, “A.m.a. mobili” di corso Italia, è attualmente condotto dai figli Loretta, Paola e Dario (che gli hanno regalato quattro nipoti, due maschi e due femmine) e dalla moglie Pierina Pezzetta, di vent’anni più giovane.
Sino a che le sue condizioni di salute glielo hanno permesso, l’anziano si è sempre ocvcupato dell’attività familiare: l’ultima visita al negozio l’aveva compiuta una quindicina di giorni fa. Artista e artigiano del legno, aveva imparato il mestiere da piccolo, facendo il “garzone” in una bottega. Una volta messosi in proprio, si era dilettato nella costruzione di ogni genere di oggetto realizzabile con il legno: dai mobili ai serramenti, dai corrimano per le scale alle casse funerarie. La sua maestria gli ha permesso, partendo da zero, di costruirsi una buona reputazione come falegname e di ottenere commissioni di alto livello, come quelle dei militari americani all’interno della base Usaf di Aviano. Con la sua attività, che ha gestito in varie sedi per oltre sessant’anni, è riuscito a farsi conoscere in tutto il Triveneto.
Era stato un alpino, e si era sentito una “penna nera” per tutta la sua esistenza. Come lui stesso amava raccontare, si sentiva fortunato per essere riuscito a evitare la campagna di Russia: il suo scaglione era stato esonerato due giorni prima che la disastrosa spedizione partisse. Era legato al gruppo alpini di Vigonovo di Fontanafredda, e aveva trasmesso l’attaccamento alle “penne nere” al figlio Dario, alpino anche lui.
La famiglia e gli amici più stretti lo ricordano come una persona tenace e caparbia, dal carattere deciso ma buono, animato da un forte spirito imprenditoriale. Tra le sue grandi passioni, oltre agli affetti e al suo lavoro, c’era quella per i cavalli, animali che amava e che aveva anche posseduto, assieme a una collezione di calessi.
I funerali saranno celebrati lunedì alle 15.30 nella chiesa di Sant’Antonio di Porcia, mentre la salma riposerà nel cimitero di Vigonovo. Stasera alle 20, sempre a Sant’Antonio, sarà recitato il rosario.
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