Pool di tre testimonial per il dopo-Pistorius

GEMONA. Non uno, ma addirittura tre testimonial per il post-Pistorius. È l’indiscrezione fatta trapelare da Enzo Cainero, project manager di “Gemona città dello sport e del benstare”. «Sì – conferma – potrebbe puntare su un pool anzichè su un singolo atleta. L’ipotesi è percorribile e ci stiamo pensando. Ma c’è ancora tempo per decidere e vogliamo fare le cose per bene. Prima, però, vorremmo – se ci sarà data l’opportunità – poter incontrare Pistorius per parlarne anche con lui. Ce lo impone la correttezza dei rapporti sempre intercorsi tra noi e lui».
Cainero, che è in costante contatto con il manager di Pistorius che si trova pure lui a Johannesburg, attende notizie per sapere se potrà volare in Sudafrica per incontrare l’atleta e parlarci. Nel caso, come annuncia lui stesso, lo accompagnerebbe anche il sindaco di Gemona, Paolo Urbani, il quale ha tuttavia precisato che per lui si tratterebbe di un viaggio a titolo personale e non in qualità di primo cittadino della località pedemontana.
E, come aveva precisato l’altro ieri Cainero, il vero motivo dell’eventuale viaggio sarà quello di andare a testimoniare la solidarietà a Pistorius. «Quello che è accaduto – erano state le parole del project manager – è una tragedia che si commenta da sé, ma io non me la sento di abbandonare l’atleta visto anche che dovrà sottoporsi al processo. Facile scaricare una persona quando si trova in difficoltà e quando ancora non è stata giudicata».
Intanto, a Gemona i pareri sulla vicenda che ha coinvolto l’atleta restano inevitabilmente contrapposte. L’opposizione in consiglio comunale, dopo gli attacchi dei giorni scorsi della Lega Nord, per adesso preferisce prendere tempo. Ma malumori e mugugni ci sono per un comportamento del primo cittadino ritenuto forse un po’ troppo benevolo nei confronti di Pistorius che rimane – sostengono – ancora indiziato e accusato dal Tribunale di omicidio premeditato nei confronti della sua fidanzata.
La vicenda resta, tra l’altro, ancora sotto i riflettori dei media internazionali che stanno seguendo la vicenda fino dal primo giorno. Martedì pomeriggio ci sarà un altro collegamento con la trasmissione televisiva “La vita in diretta”, questa volta dall’interno dell’hotel Willy dove Pistorius ha alloggiato e dove aveva di fatto stabilito la sua “casa” in Friuli per tutto il periodo estivo. Sotto i riflettori finiranno i titolari dell’hotel e il personale che ha conosciuto l’atleta.
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