Attive da dicembre, in Friuli le prime tre Case di comunità: "Passo in avanti verso una sanità territoriale più efficiente"
Dal 1° dicembre saranno attive in Friuli le prime tre case di comunità, situate a Udine, Gemona e Cividale. Serviranno a gestire le cronicità e i bisogni sanitari meno complessi, riducendo così l’afflusso ai Pronto soccorso. Nelle case di comunità i cittadini potranno trovare medici, infermieri, riabilitatori, assistenti sociali, psicologi, personale amministrativo e altri operatori sanitari che operano in maniera integrata e multiprofessionale, offrendo una risposta immediata ai bisogni sanitari non urgenti. Presentate, giovedì 20 novembre, all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, segnano un passo avanti verso l'attuazione di un modello nuovo di sanità territoriale. A illustrare le caratteristiche dei primi tre hub, il direttore generale dell'Azienda sanitaria del Friuli centrale (Asufc), Denis Caporale, e il direttore sanitario David Turello. Oltre ai sindaci dei tre Comuni c'era anche l'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi: "Sono grato a tutti i professionisti coinvolti per la realizzazione di questo primo passo in avanti verso una sanità territoriale più efficiente". (servizio di Chiara Dalmasso)
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