Polemiche per le modelle nude con la mascherina sul calendario del Codacons, Carlo Calenda: “Una discutibile idea di donna”

Dodici mesi e dodici immagini per dare il benvenuto al 2021 che sta per arrivare. Si chiama “Italienza” (fusione di italianità e resilienza) il calendario del Codacons, firmato da Tiziana Luxardo, dall’emblematico titolo «Italienza». Protagoniste delle immagini dodici ragazze che posano, in modo simbolico, vestite solo da una mascherina tricolore anti-Covid, sullo sfondo di una cartolina che ha come francobollo l’immagine di un borgo o piccolo comune italiano. A chiudere la carrellata il ritratto di una donna in età matura, che vuole riflettere su come il virus abbia colpito tutti, senza distinzioni di età, scardinando il mito dell’eterna giovinezza. 

Un’iniziativa che però non è piaciuta a tutti e ha scatenato molte polemiche, rafforzate anche dal concorso avviato nei giorni scorsi sul sito dell’associazione per scegliere gli scatti più belli, e aggiudicarsi una copia del calendario autografata.

In  prima linea Carlo Calenda che in un messaggio su Twitter si esprime in maniera molto diretta: «Il calendario del Codacons con tanto di votazione delle modelle. L’iniziativa è coerente con i loro obiettivi statutari e l’idea di donna è l’unica che il solitario neurone di Rienzi (il presidente del Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, ndr.) riesce a concepire».

Critiche alle quali replica il Codacons: «Gli scatti del calendario non sono certo erotici, e nulla hanno a che fare con la nudità di ben altri calendari in cui l’immagine della donna viene umiliata e involgarita. Chi confonde questo messaggio, probabilmente ha nel suo retaggio culturale una visione distorta e sbagliata della donna, una malizia da sradicare ed estirpare».

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