Pioggia di milioni: rinasce il Peep est e finisce l’era caserme

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla seconda tranche di finanziamento del bando Periferie: a Udine sono quindi in arrivo 18 milioni di euro e altri 12 saranno garantiti dai partner privati.
L’investimento complessivo infatti è da record: più di 30 milioni di euro per cambiare volto a un intero quartiere che da ex zona militare e popolare si appresta a diventare un’area a vocazione residenziale con particolare attenzione al verde e alla sicurezza. L’obiettivo del Comune è quello di rivoluzionare il Peep est e chiudere definitivamente “l’era della caserme”. «Vogliamo rilanciare la zona recuperando la Osoppo e creando le condizioni per aumentare la qualità della vita dei residenti – dice il sindaco Furio Honsell –. Sicuramente la conferma dei fondi è una bellissima notizia per la città che ci consentirà di realizzare opere importanti. È un’iniziativa corale che coinvolge anche i privati per valorizzare l’intera zona est».
Il Governo ha deciso un ulteriore stanziamento complessivo, comunicato dalla sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, di altri 800 milioni di euro. «L’avevamo garantito: saranno finanziati tutti i 124 progetti presentati. Oggi possiamo dire con orgoglio che quell’impegno è stato mantenuto», ha commentato Antonio Decaro, presidente dell’Anci e sindaco di Bari.
«L’unica cosa che ancora non sappiamo – precisa il vicesindaco di Udine, Carlo Giacomello – è la tempistica che saremo tenuti a rispettare». Con il primo assegno di 500 milioni il Governo Gentiloni ha finanziato i primi 24 progetti della graduatoria pubblicata il 5 gennaio sulla Gazzetta ufficiale. Udine è arrivata al 48º posto, prima in regione e dunque dovrebbe rientrare in questa seconda tranche mentre gli altri capoluoghi di provincia (Trieste è in 58ª posizione, Pordenone 85ª e Gorizia 98ª: complessivamente in Fvg arriveranno 72 milioni) potrebbero ricevere i soldi più avanti con l’ultimo finanziamento che alla fine raggiungerà i 2 miliardi e cento milioni.
A Palazzo D’Aronco aspettano solo la conferma ufficiale, ma se così fosse gli uffici avrebbero a disposizione 60 giorni per approvare il progetto. «Sappiamo che i tempi sono stretti – dicono in coro Giacomello e l’assessore ai Lavori pubblici, Pierenrico Scalettaris – e proprio per questo motivo abbiamo già previsto a bilancio i fondi necessari a affidare alcuni incarichi esterni».
Dal momento della conferma scatterà quindi una vera e propria corsa contro il tempo che a Palazzo D’Aronco nessuno vuole perdere. Anche perché occasioni così non capitano troppo spesso.
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