Paura a Pordenone per il Noncello, frane e alberi caduti in Carnia

nel capoluogo della Destra Tagliamento occhi puntati sul corso d'acqua che cresce di 13 centimetri all'ora. Smottamenti con caduta alberi sulle strade da Forni Avoltri a Cercivento. Monitoraggio a Tolmezzo

PORDENONE. Massima vigilanza a Pordenone nella notte fra domenica 17 e lunedì 18 novembre per monitorare il livello dei fiumi Meduna e Noncello, dopo l’apertura degli invasi montani. Il primo corso d’acqua è giunto quasi al limite nella notte, raggiungendo il colmo della piena fino alle 23.30, poi in calo.

LA SITUAZIONE NEL PORDENONESE

Per precauzione sono state chiuse dalla Protezione civile comunale, già pronta con i sacchi di sabbia, le strade a Villanova di Sotto, via del Passo, via Martiri concordiesi. Ora tutti gli occhi sono puntati sul Noncello, che ha cominciato a ingrossarsi dalle 21 di domenica sera per raggiungere, lunedì, alle 5.30 i 7 metri e dodici centimetri e arrivare ai 7 metri e 18 alle 6.30. Nessun intervento dei vigili del fuoco nella notte per danni d’acqua o allagamenti.

Il Noncello sta crescendo ancora, innalzandosi di tredici centimetri all'ora. Come da procedura, raggiunto certi livelli, la Protezione civile comunale, coordinata dall’assessore alla sicurezza Emanuele Loperfido, ha chiuso l'accesso pedonale al Ponte di Adamo ed Eva e sono state montate in modo completo le paratoie.
 
Via Codafora, fino al parcheggio Marcolin, è stata interdetta al traffico in quanto parzialmente invasa dall’acqua. Il colmo del Noncello è atteso fra qualche ora.
 
IL BOLLETTINO DELLA PROTEZIONE CIVILE

Dopo la mezzanotte sono caduti solo pochi millimetri di pioggia in montagna e sulla fascia orientale con una punta massima di 20 mm sulle Prealpi Giulie. Complessivamente durante l’evento appena concluso sono caduti fino a circa 250 mms ulle Prealpi Carniche e in Carnia.

EVOLUZIONE

Fino alle 18 di LUNEDì 18 non ci saranno altre precipitazioni con cielo in genere sereno o poco nuvoloso su pianura e costa, variabile in montagna. In serata aumenterà la nuvolosità e ricomincerà a piovere. Il fronte di martedì 19 dovrebbe portare complessivamente da 50 a 100 mm con piogge più consistenti sulle Prealpi Carniche ed in Carnia e quota neve sui1400 metri sulle Alpi,1700 m sulle Prealpi.

EFFETTI AL SUOLO

Nella notte si sono verificati allagamenti nei comuni di Tolmezzo, Gemona del Friuli, Pradamano, Attimis, Povoletto, Pavia di Udine, San Canzian d’Isonzo, Tavagnacco, Villa Santina, Zoppola, Visco, Fiume Veneto, Arta Terme, Pagnacco, Cervignano, Varmo, Artegna, SanVito di Fagagna, Socchieve, Porcia. Frane e smottamenti nei comuni di Comeglians (Forcella Lavardeit), Tarcento, Socchieve (Avaris), Remanzacco.

Il Comune di Tolmezzo prosegue la fase di Preallarme per controllare il movimento franoso che interessa il paese di Cazzaso.

VIABILITA

Alle 23.44 di domenica 17 Veneto Strade ha comunicato la chiusura della SR355 della Val Degano al Km 47+500 per smottamenti tra i comuni di San Pietro di Cadore e S.Stefano di Cadore.

  • È stata riaperta la Sr 251 in località Barcis. Restano chiuse la  Sr Pn 63 di Pala Barzana in comune di Andreis, la Sr3 55 della val Degano dal km29+400 al km 33+200 in comune diForni Avoltri per alberi in carreggiata, la Sr 465 dal km 46+300 al km 46+500 in comune di Cercivento per frana in atto e alberi in carreggiata, la Sr Ud 99 da Pasian di Prato a Bressa causa allagamento.
  • Sulla Ss 52 al km 13+900 chiuso lo svincolo per Caneva e anche la ex Sp del Sasso tagliato in località Caneva: per collegamento con Caneva accedere daTolmezzo.
  • Chiuso il sottopasso ferroviario in località Fiume Veneto su Sr Pn 60 delle 5 strade.
 
LA SITUAZIONE IN CARNIA
 
Il maltempo che ha imperversato anche sui monti della Carnia ha riaperto vecchie ferite su tutto il territorio. La Carnia è la regione che ha registrato, secondo i dati della Protezione civile, la più alta concentrazione di precipitazioni nelle ultime 24 ore, 98 millimetri di pioggia sono stati conteggiati a Sella Chianzutan, primato in Regione, seguito dagli 88 millimetri riportati a Tolmezzo.
 
Nella nottata precedente la località maggiormente colpita dalle precipitazioni è stata l’area Tolmezzina, come ha specificato l’assessore alla protezione civile regionale Riccardo Riccardi, dove sono caduti circa 170 millimetri di pioggia, interessando anche ampie zone della Carnia e della montagna.
 
Ovunque operano reparti dei vigili del fuoco e dei volontari delle varie squadre di protezione civile, mentre le amministrazioni comunali invitano a non mettersi in viaggio se non per gravi e comprovati motivi. Non risultano comunque danni di rilievo ma si registrano l’interruzioni di alcune viabilità.
 
A Tolmezzo il sindaco Francesco Brollo ha disposto l’attivazione del centro organizzativo comunale a seguito dei rilievi tramite i Gps, sistema che ha avuto alcuni problemi per fulmini, sulla frana di Cazzaso, che ha decretato di passare dallo stato di “attenzione” a quello di “preallarme”.
 
Gli spostamenti rilevati non sono stati ritenuti significativi da richiedere ancora una attivazione della procedura di evacuazione della frazione.

Domenica mattina, 17 novembre, sempre nel Tolmezzino, è straripato il rio Domesteane nei pressi della frazione di Terzo che ha interrotto momentaneamente la viabilità verso il Comune di Zuglio sulla destra orografica del torrente But.
 
Vigili del fuoco e Protezione civile sono intervenuti nella città carnica per allagamenti a scantinati della Comunità Piergiorgio di Caneva, in via Val di Gorto e via Baviera e nella frazione di Cadunea e per uno smottamento in via del Forame dietro i caseggiati sopra Forgiarini.

Ad Amaro il vento ha scoperchiato la centrale del metano della zona Valli di Carnia. Altre criticità si hanno lungo la strada 355 fra Forni Avoltri e Sappada, che rimane isolata dal versante friulano. Diverse alberi si sono abbattuti sulla strada impendendo il traffico veicolare.
 
Una trentina di piante ad alto fusto, fanno sapere il sindaco Sandra Romanin e l’assessore Manuele Ferrari, sono in pericolo di crollo in località Piani di Luzza. Il taglio delle piante è previsto da parte di una ditta boschiva già individuata in loco già da lunedì 18.

Criticità per caduta alberi e piccoli smottamenti anche verso le frazioni di Sigilletto e Collina, in località Fogolar e sulla pista da fondo Tresemana. Interrotta pure la strada provinciale 465 fra Cercivento di Sopra e Ravascletto dove diverse piante, assieme a terriccio e massi, sono cadute sulla strada al km 43.
 
Sul posto anche il consigliere regionale, già sindaco di Cercivento, Luca Boschetti, che assieme ai vigili del fuoco ha monitorato pure la zona verso il monte Tenchia dove una enorme frana incombe sulla strada verso il monte ed il cimitero e ha causato danni ad una abitazione.
 
Già nella serata di venerdì 15 un fronte ha abbattuto un muro di protezione dove si trova la centrale termica, determinando lo sgombero della famiglia che ha trovato ospitalità da familiari a Sutrio. —
 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto