«Patto per l’ex cotonificio Il Comune lo può comprare»

Bolzonello tende la mano a Ciriani: «Con un milione e mezzo lo si acquista» Il consigliere regionale: pronto un emendamento all’assestamento di bilancio

C’è un sogno che da sempre la città di Pordenone – o almeno una parte di essa – ha: veder rinascere l’ex cotonificio Amman, una area centrale rispetto a una città che voglia allargare i propri confini oltre il ring e che intenda preservare almeno in parte le tracce di un’archeologia industriale che rischia di scomparire. Non a caso il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, in consiglio ha parlato di «bomba ambientale» della città.

Uscire dal degrado, però, è possibile. Ne è convinto il capogruppo del Pd in consiglio regionale Sergio Bolzonello che, sul tema dell’Amman sta lavorando da un po’ di tempo a una proposta. «Ne parlo ora – ci tiene a precisare Bolzonello – perché proprio in questi giorni sono maturate delle condizioni importanti che vanno portate all’attenzione dell’amministrazione comunale e della collettività tutta».

Bolzonello spiega che il suo non è un pensiero solitario, «ci sono tutta una serie di associazioni, cito in particolare gli Amici di Abele, che stanno lavorando in questa direzione. È un’idea in cui credo molto, ma che deve trovare una larga condivisione. Se ragioniamo su logiche di parte non può funzionare, per questo la presento pubblicamente».

L’idea di ricomprare l’Amman «c’è sempre stata, ma ricordo che fino a una decina d’anni fa, quell’area privata era stimata 30 milioni di euro, una cifra insostenibile per il pubblico. Ora c’è una novità importante. Come è noto il cotonificio è interessato da una procedura fallimentare. Nelle ultime settimane è andata deserta anche l’asta da due milioni di euro e ora il commissario giudiziale, che proprio nei giorni scorsi era a Pordenone – sottolinea Bolzonello – può ricevere un’offerta irrevocabile da chiunque».

E qui si inserisce la proposta di Bolzonello: «Il Comune potrebbe comprarlo per un milione e mezzo di euro e, diventando proprietario dell’area, potrebbe iniziare un’opera di pulizia dell’area e un ragionamento aperto con la città per decidere cosa fare. È un’opportunità unica».

E le risorse? «Presenterò un emendamento all’assestamento di bilancio per chiedere che la Regione destini al Comune di Pordenone un milione e mezzo di euro subito. Se non fosse possibile, possiamo sottoscrivere un ordine del giorno per chiedere alla giunta di stanziare i fondi in Finanziaria, con il rischio però che qualcuno lo compri nel frattempo. Tutto questo per rafforzare un’operazione che deve essere condivisa con il Comune e con tutti i cittadini. È una opportunità per Pordenone». La domanda viene spontanea: come mai non sono stati previsti i fondi nella manovra di marzo? «Perché allora il prezzo era ancora troppo alto e la procedura era vincolata all’asta. Ora lo scenario è cambiato, se lo vogliamo possiamo fare un gioco di squadra». —



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