Palazzo Menegozzi Il Comune contesta le parcelle dei periti

AVIANO. Troppo alte, le parcelle presentate da due geometri della terna che ha partecipato alla stima del parco di palazzo Menegozzi. Così si è espressa la giunta di Aviano di fronte al conto presentato dai due professionisti: uno ha chiesto 12 mila 500 euro e l’altro 25 mila euro.
Si aggiunge dunque un altro capitolo, nella già spinosa vicenda dell’esproprio del parco e della quantificazione del suo valore. Il valore del parco assegnato dal Comune, 380 mila euro secondo perizia giurata dell’ingegner Umberto Natalucci e confermata dalla commissione provinciale espropri, è stato contestato dalla Cb Immobiliare di Bruno Carraro. Il Tribunale allora ha disposto una terna di periti per dare una valutazione al parco, composta da un perito nominato dal Comune, uno dalla Cb e uno dal Tribunale stesso.
L’esito è stata una valutazione tre volte superiore, di 1 milione 200 mila euro, ma la perizia è stata adottata a maggioranza con parere contrario del perito del Comune, che ha depositato un proprio documento. «La perizia di stima depositata a margine dei lavori dal perito nominato dall’Ente, docente di estimo all’università di Udine – afferma la giunta – riporta un valore stimato di molto inferiore a quello della perizia adottata a maggioranza, con una contestuale confutazione dei metodi e delle modalità espositive utilizzate per la conduzione dei lavori». Contro la perizia, il Comune ha presentato ricorso.
Rimane adesso da quantificare l’onorario per i tre professionisti, costo in carico all’amministrazione comunale. E’ stato chiesto, sottolinea la giunta, un importo sommario ai tre professionisti, ma non è stata data risposta, anche perché le tariffe sono da quantificare in base all’importo stimato. Ma le tre perizie, quando sono state presentate, risultano molto diverse tra di loro: il perito del Comune ha presentato un conto di 6 mila 350 euro oltre agli oneri. Lo studio tecnico di un geometra, indicato dalla Cb Immobiliare, ha presentato una parcella di 12 mila 500 euro oltre a Iva e cassa. Infine, il perito nominato dalla Tribunale, geometra, ha presentato una parcella da 24 mila 976 euro oltre a Iva e cassa.
Valori contestati dal Comune, e gli uffici hanno fatto una loro controproposta, approvata dalla giunta.
Viene accolta la parcella del perito del Comune, «in quanto – hanno spiegato gli uffici – risulta conveniente rispetto all’applicazione del tariffario, in quanto se vi fosse stata una mera applicazione delle tariffe professionali, il valore sarebbe stato di 10 mila 400 euro».
Discorso diverso per gli altri due professionisti. «Le proposte dei due geometri – hanno osservato gli uffici – devono essere rimodulate sulla base dell’approvazione delle tariffe degli onorari per le prestazioni professionali dei geometri. L’importo risultante sarebbe pari a 6 mila 300 euro». Per i tre tecnici, quindi gli uffici comunali hanno stabilito la proposta avanzata dal perito del Comune, di 6 mila 350 euro ciascuno.
Donatella Schettini
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