Palazzetto veneziano: di pregio ci sono soltanto le finestre

Udine: l’originale di via Rialto fu demolito per far posto al Comune. Ma quello stabile non fu ricostruito in piazza XX settembre
Udine 12 Aprile 2011. Mercato in Piazza XX Settembre. Telefoto Copyright PFP
Udine 12 Aprile 2011. Mercato in Piazza XX Settembre. Telefoto Copyright PFP

UDINE. Nessuna ricostruzione. Ma un semplice “arricchimento”. Ecco perché il palazzetto veneziano (si fa per dire) di piazza XX settembre è così diverso dall’originale demolito agli inizi del 1900 per far posto a quello che sarebbe poi diventato l’attuale Palazzo D’Aronco, sede del Comune.

A svelare il “trucco” è l’architetto Adalberto Burelli dopo che nei giorni scorsi l’ingegnere Luciano Di Sopra aveva evidenziato come, rispetto all’edificio originale, quello di piazza XX settembre avesse una facciata più lunga di ben otto metri.

Già si sapeva che di “veneziano” il palazzetto di piazza XX settembre ha ben poco: soltanto gli elementi decorativi che vennero salvati dalla demolizione quando si decise di realizzare palazzo D’Aronco radendo al suolo tutti gli edifici compresi nello spazio tra via Rialto e via Cavour.

In alcune guide si legge erroneamente che il palazzo fu ricostruito in piazza XX settembre anni dopo utilizzando gli elementi decorativi originali, ma Burelli assicura che la verità è un’altra.

«La tesi sostenuta dall’architetto Di Sopra, che cioè la cosiddetta casa veneziana di piazza XX Settembre abbia dimensioni maggiori rispetto a quella originale di via Rialto demolita nel 1910, risponde al vero - sottolinea -: l’equilibrio tra i pieni e i vuoti degli edifici originari di via Rialto sono stati snaturati. Va tenuto presente però - precisa - che non si è trattato della “ricostruzione con la facciata allungata” dell’antico edificio, ma della semplice riutilizzazione degli elementi lapidei (il portale, la trifora, il poggiolo, gli archi trilobi delle finestre assieme ad altri motivi decorativi) recuperati dalla demolizione, su un altro edificio di proprietà comunale. Come si vede nella foto conservata nella fototeca dei Civici musei, il lato orientale di piazza XX Settembre era chiuso da una casa detta di Toppo di epoca settecentesca, donata al Comune dalla contessa Vittoria Ciconi Florio. È sulla facciata di questo edificio che nel 1929 sono stati ricollocati gli elementi lapidei salvati in via Rialto, e nemmeno tutti visto che la “casa veneziana” originaria - come appare in una notissima foto dei Pignat - contava sei finestre per piano mentre ne sono state riutilizzate solamente quattro. Come ha scritto Giuseppe De Piero nel volume “I borghi e le piazze dell’antica città murata di Udine” edito nel 1983 in occasione del millenario della città, “gli originari elementi di pietra sono stati qui distribuiti su una superficie muraria di facciata più vasta di quella di via Rialto e quindi dispersiva per cui vennero a perdere buona parte della caratteristica originaria di una casa veneziana, unico esempio rimasto in Udine di gotico veneziano”».

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