Paesi più belli d’Italia Il Comune candida il borgo di Strassoldo

CERVIGNANO
Il capoluogo della Bassa friulana candida Strassoldo al prestigioso titolo di Borgo più bello d’Italia. L’amministrazione comunale ha deciso di aderire allo statuto e alla carta dei principi del club nazionale dei Borghi più Belli d’Italia candidando la frazione cervignanese al riconoscimento. Il Comune, anticipa l’assessore alle attività produttive Federica Maule, a breve attiverà tutte le progettualità necessarie alla candidatura. Il club dei Borghi più Belli d’Italia è nato nel 2001 su impulso della Consulta del Turismo dell’Associazione dei Comuni Italiani. La finalità è la tutela e la valorizzazione turistico-economica del grande patrimonio presente nei piccoli centri italiani.
«Attiveremo fin da ora le diverse progettualità, consapevoli che l’iter di accettazione da parte del club dei Borghi più Belli d’Italia è lungo e impegnativo. Il recente riconoscimento di Palmanova, che è entrata a far parte dei Borghi più Belli d’Italia (la vicina Clauiano lo era già) e che storicamente è legata anche alla frazione di Strassoldo, ha indotto questa amministrazione a fare sistema con il territorio limitrofo lungo un asse viario importante. Il territorio della Bassa è ricco di risorse ambientali, storiche e culturali, che spesso non sono collegate in un sistema che ne consente una sufficiente valorizzazione».
L’amministrazione cervignanese annuncia i prossimi passaggi. «Siamo – fa notare l’assessore Maule – da sempre impegnati a promuovere la collaborazione fra enti e territori. Stiamo lavorando a più progetti di promozione, coniugando la vastità e importanza del territorio con la ricerca delle singole peculiarità». L’amministrazione parla, in particolare, di due progetti. «Il cicloturismo dell’Uti Agro Aquileiese e un programma di sviluppo rurale, al quale partecipano una decina di Comuni della Bassa e dell’Isontino, pongono le basi per la valorizzazione di una risorsa, i turisti in bicicletta, fortemente in crescita sul territorio. Avere delle perle ambientali e storico-culturali ed essere attraversati dalla ciclovia “Alpe Adria” ci consente di investire in alcune progettualità che, attraverso un virtuoso percorso di partecipazione, porteranno a una crescita». –
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