«Pace e riconciliazione»: ecco l’augurio dell’Arcivescovo di Udine Lamba all’apertura del Giubileo

Duomo gremito di fedeli per l’avvio dell’Anno santo. Il titolo della celebrazioni di domenica 29 dicembre è stato “Pellegrini di speranza”

Chiara Dalmasso

Un libretto e una candela per ciascuno, i fedeli camminano in ordine dall’oratorio della Purità fino alla cattedrale. Sta imbrunendo, e una marea di piccole luci procedono sulle scale del duomo, cantando in coro per salutare l’inizio dell’Anno santo. Le celebrazioni per l’avvio del Giubileo, dal simbolico titolo “Pellegrini di speranza”, presiedute dall’arcivescovo Riccardo Lamba, si sono svolte nel pomeriggio di domenica 29 dicembre a Udine e nelle altre diocesi del mondo.

Il rito, iniziato con il pellegrinaggio dalla Purità al duomo, accompagnato da salmi e litanie, ha avuto il suo culmine con la celebrazione eucaristica nella chiesa gremita. In testa al corteo campeggiava un grande crocifisso dorato, che resterà esposto per tutto l’Anno santo proprio nella cattedrale, una delle otto chiese giubilari dell’arcidiocesi.


A Udine si apre il Giubileo: le immagini della celebrazione

Un Duomo gremito di fedeli ha salutato l'inaugurazione dell'Anno Santo, avvenuta nel pomeriggio di domenica 29 dicembre a Udine. La cerimonia è stata presieduta dell'arcivescovo Riccardo Lamba. Foto Petussi
Un Duomo gremito di fedeli ha salutato l'inaugurazione dell'Anno Santo, avvenuta nel pomeriggio di domenica 29 dicembre a Udine. La cerimonia è stata presieduta dell'arcivescovo Riccardo Lamba. Foto Petussi
Un Duomo gremito di fedeli ha salutato l'inaugurazione dell'Anno Santo, avvenuta nel pomeriggio di domenica 29 dicembre a Udine. La cerimonia è stata presieduta dell'arcivescovo Riccardo Lamba. Foto Petussi
Un Duomo gremito di fedeli ha salutato l'inaugurazione dell'Anno Santo, avvenuta nel pomeriggio di domenica 29 dicembre a Udine. La cerimonia è stata presieduta dell'arcivescovo Riccardo Lamba. Foto Petussi
Un Duomo gremito di fedeli ha salutato l'inaugurazione dell'Anno Santo, avvenuta nel pomeriggio di domenica 29 dicembre a Udine. La cerimonia è stata presieduta dell'arcivescovo Riccardo Lamba. Foto Petussi
Un Duomo gremito di fedeli ha salutato l'inaugurazione dell'Anno Santo, avvenuta nel pomeriggio di domenica 29 dicembre a Udine. La cerimonia è stata presieduta dell'arcivescovo Riccardo Lamba. Foto Petussi
Un Duomo gremito di fedeli ha salutato l'inaugurazione dell'Anno Santo, avvenuta nel pomeriggio di domenica 29 dicembre a Udine. La cerimonia è stata presieduta dell'arcivescovo Riccardo Lamba. Foto Petussi
Un Duomo gremito di fedeli ha salutato l'inaugurazione dell'Anno Santo, avvenuta nel pomeriggio di domenica 29 dicembre a Udine. La cerimonia è stata presieduta dell'arcivescovo Riccardo Lamba. Foto Petussi

 

La celebrazione, a cui hanno presenziato diverse autorità, tra cui gli assessori Gea Arcella e Andrea Zini e il questore Domenico Lione, è proseguita con la benedizione, la professione di fede con il simbolo aquileiese, l’omelia di monsignor Lamba e l’Eucaristia. Momenti di estrema solennità, accresciuta da letture e preghiere proclamate nelle diverse lingue dell’arcidiocesi udinese (italiano, friulano, sloveno, tedesco) e animati dalla Cappella musicale della cattedrale.

«L’augurio è che il Giubileo possa portare un tempo di pace e di riconciliazione» ha detto Lamba, ricordando il senso ultimo di un momento che si verifica ogni 25 anni. Al centro dell’omelia del vescovo, i temi della pace, della famiglia e della comunità, a partire da una domanda e da un richiamo alla coerenza: «Tutti quanti dobbiamo chiederci, che cosa detta il ritmo delle nostre vite?

Fede, speranza e cammino: a Pordenone si apre il Giubileo
La processione alle quali hanno partecipato tanti fedeli foto ambrosio/petrussi

E comportarci di conseguenza, per adeguare le azioni ai valori in cui crediamo, così da unire vita attiva e vita contemplativa». Commentando un episodio del Vangelo secondo Luca, l’arcivescovo allarga lo sguardo: «Sarebbe bello se in quest’anno giubilare potessimo rinsaldare le relazioni non solo dentro le famiglie, ma anche nelle comunità e nei territori, affrontando con libertà e coraggio ogni difficoltà, nel proposito di mettere fine ai conflitti che funestano il mondo», ha proseguito Lamba, augurando ai fedeli che l’anno giubilare appena iniziato sia l’occasione per fare pace pure con se stessi. «Che il periodo a cui diamo il benvenuto con questo rito sacro sia l’occasione per fare un salto di qualità nelle nostre singole esistenze e capirne il senso più autentico» ha concluso monsignor Lamba. 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto