Supermercato sgomberato per un pacco sospetto: erano pile in una scatola

I clienti e i dipendenti del punto vendita di Codroipo sono stati fatti uscire. Gli artificieri hanno verificato che il contenuto non fosse pericoloso

Viviana Zamarian

Un pacchetto lasciato tra gli scaffali. Un pacchetto chiuso, che pesa parecchio però. Nessuno sa di chi è quando viene notato, nel tardo pomeriggio di lunedì 3 novembre.

Attorno i clienti continuano a fare la spesa scegliendo i prodotti preferiti per imbastire la cena lungo le corsie del supermercato Coop in via Cesare Battisti a Codroipo.

E quel pacchetto, di dimensioni non molto grandi, inizia ben presto a insospettire il personale del punto vendita. Così parte la chiamata alle forze dell’ordine.

I carabinieri della stazione di Codroipo mettono in sicurezza l’intera area. I clienti presenti all’interno del punto vendita, così come i dipendenti, vengono fatti uscire. E all’ingresso si colloca un nastro bianco e rosso per vietare l’ingresso.

Si attende l’arrivo degli artificieri, specializzati nel verificare se il pacco sia effettivamente pericoloso ed eventualmente per neutralizzarlo in sicurezza. Giunti nel punto vendita, iniziano a svolgere tutte le verifiche necessarie per accertare che cosa contenga la scatola.

Dopo una ispezione, si appura che all’interno erano state poste numerose pile esauste e alcuni fili: con molta probabilità il pacchetto era stato appoggiato e poi dimenticato da un cliente prima di svuotarlo e di conferire le pile nell’apposito contenitore posto all’ingresso del supermercato.

L’allarme nel capoluogo codroipese rientra subito: le operazioni di controllo e di bonifica si sono infatti concluse senza conseguenze per le persone e per la struttura. Certo, non sono mancati attimi di apprensione durante le operazioni di intervento.

E anche un po’ di preoccupazione per i clienti e per i dipendenti del supermercato presenti quando è scattato l’allarme – e poi all’esterno – e anche per coloro che arrivando alla Coop per fare la spesa hanno invece trovato davanti alle porte di entrata il nastro posto dai carabinieri che ne vietava l’ingresso. 

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