Ospedale di Udine, lievitano i costi. Bilancio in rosso

Il buco dell’azienda ammonta a 5,8 milioni di euro. Il direttore: a pesare è il costo dei farmaci e delle nuove tecnologie. Diminuisce il numero degli assistiti, ma gli “over 75” sono sempre più numerosi
ANTEPRIMA ambulanze
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UDINE. L’Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine chiude il primo anno di gestione unitaria con un passivo di 5 milioni e 786 mila euro, questo il risultato di gestione che emerge dal bilancio 2017 appena adottato.

A incidere sui conti è stato principalmente l’aumento sui costi dei farmaci, ma anche le spese per il personale (lievitate di 1,2 milioni rispetto alla gestione precedente), i debiti intraregionali verso le altre aziende sanitarie (13 milioni di euro), le prestazioni erogate dai privati (26 milioni di euro) e l’introduzione di nuove tecnologie.



Ma a determinare un’impennata dei costi sono anche le mutate esigenze dell’utenza, che vede un progressivo invecchiamento della popolazione. La nuova geografia aziendale comprende 37 comuni, 9 dei quali fanno capo al distretto di Udine, 1 al distretto di Tarcento e 17 a quello di Cividale.

E se complessivamente il numero dei residenti è in calo (sono scesi dai 252.238 del 2016 a 251.831 del 2017) non altrettanto si può dire di chi ha più di 75 anni (ben 32.783), una classe d’età che, in un solo anno, è aumentata del 2.55%, a differenza delle altre.

Fra tutte, quella che registra il calo più vistoso appartiene alla fascia 0-14, scesa dello 0.82% in un solo anno. Conseguentemente, aumentano anche gli utenti esenti dal ticket, specie quelli esonerati dal pagamento per età e reddito (37.006 le esenzioni nel 2016, sono diventate 37.625 nel 2017).

E se da un lato si punta al potenziamento dell’assistenza domiciliare, dall’altro prosegue la riduzione dei posti letto. Sono 885 quelli ordinari all’ospedale di Udine, mentre per il day hospital si è passati da 147 a 114. Altri 15 sono al servizio psichiatrico di diagnosi e cura che dipende dal Dipartimento di salute mentale, 97 (più 4 in regime di day hospital) all’Istituto di medicina fisica e riabilitazione del Gervasutta e 93 posti letto ordinari (più 7 in day hospital) alla Casa di cura città di Udine.



«Il consuntivo 2017, pur considerato il disavanzo finale, può essere considerato soddisfacente – è il commento del direttore generale Mauro Delendi –: l’Azienda è riuscita a far fronte a tutte le impegnative criticità derivate dall’aumentato costo dei farmaci, dei dispositivi medici e dall’introduzione di nuove tecnologie (come ad esempio la chirurgia robotica), assicurando volumi di attività sostanzialmente sovrapponibili all’anno precedente.

Sono stati inoltre sostenuti maggiori costi per il personale, migliorando la continuità e la sicurezza nell’erogazione dei servizi e garantendo alcuni interventi necessari per attuare la riforma.

Sono migliorati anche alcuni indicatori di attività, come quelli relativi al rispetto dei tempi di attesa: in questo settore per quasi tutte le prestazioni la percentuale di risposta alla domanda nei tempi richiesti è migliorata di molto, pur non essendo stato ancora completamente raggiunto l’obiettivo posto dalla programmazione regionale.

In questo contesto dobbiamo constatare come la dimensione del disavanzo sia di poco inferiore ai costi sostenuti per il canone di disponibilità che remunera l’intervento per la realizzazione del Centro servizi laboratorio, della Centrale tecnologica e delle opere complementari al Nuovo ospedale: investimenti che, per la particolare formula di finanziamento a suo tempo individuata, hanno gravato sulla parte corrente del bilancio, mentre per il 2018 è stata trovata una diversa soluzione di concerto con l’amministrazione regionale».

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