Operaio morto alla Bioman: patteggia soltanto il collega

MANIAGO. Un patteggiamento e due rinvii a giudizio: questo l'esito dell’udienza preliminare in merito all’infortunio mortale verificatosi alla Bioman spa di Maniago lo scorso 5 giugno. L'incidente era costato la vita a un operaio albanese, Dashamir Bogdani, 28 anni, dipendente della cooperativa Siderstanga di Padova, che aveva ottenuto l'appalto per interventi complementari alla produzione effettuata in loco.
L’uomo stava effettuando alcuni interventi di rimozione di materiale da terra nello stabilimento, quando era stato colpito al capo dalla benna di una macchina operatrice azionata da un dipendente dell’impresa maniaghese, che tratta la frazione umida dei rifiuti.
Proprio l'operatore del Caterpillar, Arian Agasi, pure lui albanese, ieri ha patteggiato 5 mesi e 10 giorni di reclusione (pena sospesa) per omicidio colposto. Rinviati invece a giudizio Marco Pierobon e Maurizio Simionato, in qualità rispettivamente di amministratore unico della Siderstanda (azienda subappaltatrice dei lavori) e consigliere delegato in materia di sicurezza sul lavoro della Bioman.
Per entrambi l'ipotesi di reato è la medesima: omicidio colposo. Pierobon è accusato di non avere coordinato gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, Simionato della mancanza di requisiti di sicurezza previsti per legge e di non avere individuato procedure di lavoro per l'attuazione delle misure da realizzare.
Di non avere inoltre fornito alla ditta appaltatrice dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti e sulle conseguenti misure di prevenzione, nonché di non avere coordinato gli interventi di protezione necessari.
L'operaio che ha patteggiato la pena, secondo il capo d'imputazione, aveva caricato eccessivamente la benna della pala meccanica che conduceva e, in questa situazione, aveva percorso il tragitto necessario allo scarico del materiale pur non avendo una buona visibilità, non rispettando le istruzioni della Bioman e le regole del codice della strada in quanto a prevenzione incidenti e lesioni ad altri soggetti.
Il suo connazionale si stava occupando di alcuni lavori di pulizia in una delle stazioni di vagliatura del capannone principale dell'azienda maniaghese, assieme a un collega, anche lui dipendente della cooperativa veneta.
I due stavano lavorando in coppia e dovevano rastrellare i rifiuti che cadono sul pavimento del capannone nel corso delle operazioni di carico del materiale. L’impatto con la benna era stato particolarmente violento e l’uomo era rotolato sotto i bracci della macchina operatrice. L’operaio non aveva più ripreso conoscenza.
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