Scontro tra apecar e furgone, chiesto in rinvio a giudizio: l’accusa è omicidio stradale

La Procura di Udine chiude le indagini sull’incidente di Trasaghis in cui è morto Mario Corubolo: udienza preliminare fissata per marzo 2026

Mario Corubolo
Mario Corubolo

La Procura della Repubblica di Udine ha concluso le indagini preliminari sul tragico incidente stradale avvenuto l’8 aprile scorso a Trasaghis, nel quale ha perso la vita Mario Corubolo, 85 anni, figura molto conosciuta e stimata dalla comunità locale. Al termine dell’inchiesta, il pubblico ministero Claudia Finocchiaro ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del conducente dell’altro mezzo coinvolto, con l’accusa di omicidio stradale.

Secondo la ricostruzione contenuta nell’atto di accusa, il sinistro si è verificato lungo la Strada regionale 512 del Lago di Cavazzo, al chilometro 18+200, in prossimità del cavalcavia dell’autostrada A23. In quel punto un furgone Opel Movano, guidato da D.V., 51 anni, residente a Manzano, avrebbe urtato violentemente l’Ape Car 50 Piaggio condotta da Corubolo, che si stava immettendo sulla regionale provenendo da una strada laterale. L’impatto si è rivelato fatale: l’anziano è deceduto a causa dei gravissimi politraumi riportati.

Per la Procura hanno avuto un ruolo decisivo gli accertamenti tecnici disposti nelle prime fasi dell’indagine, tra cui l’autopsia e la consulenza cinematica sulla dinamica dell’incidente. Gli incarichi erano stati affidati al medico legale Lorenzo Desinan e all’ingegnere forense Marco Pozzati. Alle operazioni peritali hanno preso parte anche i consulenti della parte offesa, la medico legale Elisa Polonia e l’ingegnere Iuri Collinassi, messi a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società alla quale si sono rivolti i familiari della vittima.

Sulla base degli elementi raccolti, la Procura contesta al conducente del furgone una condotta di guida pericolosa, caratterizzata in particolare da una velocità non adeguata alle condizioni del luogo, ritenuta determinante nella produzione dell’evento mortale.

Nel frattempo il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Udine, Carlotta Silva, ha fissato l’udienza per il 10 marzo 2026 alle 10.30, durante la quale verrà esaminata la richiesta di rinvio a giudizio. In quella sede i familiari di Mario Corubolo, in qualità di persone offese dal reato, potranno costituirsi parte civile.

I congiunti dell’anziano sono assistiti da Studio3A-Valore S.p.A., tramite Armando Zamparo, responsabile della sede di Udine, con il supporto legale dell’avvocata Elisabetta Zuliani del Foro di Udine. La chiusura delle indagini rappresenta un passaggio importante verso l’accertamento delle responsabilità per un evento che ha profondamente scosso l’intera comunità di Trasaghis.

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