Omicidio di Gemona, mercoledì l’autopsia sul corpo di Alessandro Venier
Ad effettuare l’esame sarà il medico legale Francesca Sinopoli. L’avvocato di Lorena: «Ci aspettiamo riscontri rispetto al suo racconto»

È stato conferito nella mattinata di martedì 12 agosto l'incarico per l'esame autoptico sul corpo di Alessandro Venier, il 35enne gemonese ucciso e fatto a pezzi, lo scorso 25 luglio, nella sua abitazione in località Taboga, a Gemona. Sarà il medico legale Francesca Sinopoli ad effettuare l'autopsia, che avrà luogo mercoledì 13 agosto, alle 9, nella camera settoriale dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, alla presenza di tutti i consulenti nominati. Alle 18 di martedì 12 agosto, invece, sarà effettuata una Tac.
L' avvocato De Nardo, che difende Lorena Venier, l'infermiera 61enne accusata del delitto, assieme alla compagna di Venier, Mailyn Castro Monsalvo, spiega che la sua assistita è molto provata. «Chiede spesso della nipotina e dei parenti - le parole del legale -. Si sente come si può sentire una persona accusata di aver ucciso il proprio figlio. Al momento può contare su un supporto psicologico e farmacologico ma non sta bene. Dall'autopsia ci aspettiamo un riscontro rispetto a ciò che la signora ha raccontato».
Gli avvocati Tosel e De Carlo, che difendono Mailyn Castro Monsalvo, fanno sapere che le condizioni della 30enne colombiana, trasferita nei giorni scorsi dal carcere triestino del Coroneo alla Giudecca, a Venezia, sono leggermente migliorate. «Sta un pochino meglio ma è ancora molto fragile - afferma Tosel -. Ora attendiamo l'autopsia, dalla quale ci aspettiamo una ricostruzione oggettiva in merito a quello che è accaduto. Interverranno anche dei tossicologi con competenza anestesiologiche. Nel frattempo prosegue anche l'iter per l'affidamento temporaneo della bambina»
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