Omaggio degli studenti a Cecilia Deganutti per i 70 anni dal martirio

UDINE. Sulle orme della Storia i ragazzi del Deganutti hanno ripercorso gli anni della lotta di Liberazione alla scoperta dell’eroina che presta il nome alla scuola, Cecilia Deganutti. Un viaggio che arriva a distanza di 70 anni dal martirio di Cecilia e 40 dall’istituzione della scuola. Una tappa di un percorso che ha toccato nei giorni scorsi anche la Risiera di San Saba, a Trieste.
Lì gli studenti hanno visto con i propri occhi le atrocità e la durezza dell’unico campo di sterminio presente sul territorio italiano. E hanno deciso di posare un mazzo di rose bianche a ricordo del sacrificio della medaglia d’oro al valore militare.
«Fieri portatori dei valori di libertà, democrazia, lealtà e solidarietà espressi e trasmessi da Cecilia Deganutti, gli studenti delle classi quinte dell’istituto tecnico per il settore economico, intitolato a questa eroina della lotta di liberazione, hanno voluto ricordarne il sacrificio, a 70 anni dal martirio», dice il dirigente Adriano Degiglio.
Proprio lui ha guidato la delegazione fino a Trieste. Perché è a San Saba che il 4 aprile del 1945 terminano gli sforzi dell’udinese per liberare il Friuli dai nazifascisti.

È proprio a San Saba, infatti, che Cecilia Deganutti viene uccisa. Davanti a quello che resta della fornace dove i nazifascisti bruciavano i cadaveri dei loro prigionieri, i ragazzi dell’istituto di via Diaz hanno ricordato quanti hanno combattuto per assicurare a tutti la libertà.
«La visita della struttura, monumento nazionale e museo storico, ha destato forte impressione nei giovani, scossi dalle immagini fotografiche esposte nelle sale e ancor più dalla visione e presa di coscienza delle condizioni, inumane e degradanti, cui erano costretti gli internati – spiega il dirigente Degiglio –. Di fronte alle squallide celle di detenzione e tortura, alcuni studenti hanno voluto esprimere personali riflessioni sul significato della lotta per la libertà, sui diritti e sulla dignità della persona umana. Sono seguite toccanti letture tratte dai racconti di alcuni sopravvissuti ai campi di sterminio. I pensieri dei giovani vanno ad arricchire l’ampio materiale raccolto negli anni da alunni dell’istituto, costituito anche da interviste videoregistrate ad alcuni protagonisti della Resistenza, tra cui Giovanni Spangaro, nome di battaglia “Teribile”, mancato lo scorso anno».
Ritornati a Udine, il preside e l’insegnante Enzo Barazza hanno ripercorso i momenti salienti della vita di Cecilia Deganutti nell’ambito delle iniziative dedicate ai primi 40 anni dell’istituto: dalla sua breve, ma intensa carriera di insegnante, al ruolo svolto come crocerossina (tra il 1942 e il 1943), al suo impegno di Resistente (dal giugno 1944) nelle fila della Divisione Osoppo, all’arresto (agli inizi del 1945) causato da un delatore, fino ai mesi della detenzione, delle torture e sevizie sopportate con serenità e fierezza, avendo sempre come unica preoccupazione quella di non coinvolgere i familiari e di non tradire i combattenti della lotta di liberazione.
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