Oltre cento espropri: si amplia l’ippovia

Da Villa Primavera a Mortegliano a piedi, in bici o a cavallo L’intervento finanziato con 900 mila euro dall’ex Uti
P.b.

POZZUOLO

Dai prati stabili di Villa Primavera, attraverso antichi castellieri e vecchi mulini, si potrà arrivare a piedi, in bicicletta o a cavallo fino a Mortegliano lungo le sponde del torrente Cormôr. Il suggestivo intervento, promosso dalle amministrazioni comunali di Campoformido, guidato dal sindaco Erika Furlani, e il collega Denis Lodolo di Pozzuolo (che ne è capofila, da momento che il percorso si sviluppa per un tratto maggiore), si realizza grazie a fondi assegnati dall’ex Uti Friuli centrale per 900 mila euro. Il progetto di fattibilità tecnico-economica, a firma dell’ingegner Andrea Cocetta dello studio Serin di Udine “Completamento ippovia del Cormôr tra i Comuni di Campoformido e Pozzuolo”, intende favorire la mobilità lenta in un ambiente ancora integro quale è quello delle rive del torrente, proseguendo il percorso già esistente nel territorio a monte di Udine e anticipando sviluppi ulteriori fino alla laguna di Marano, come previsto dal Contratto di fiume approvato da tutte le amministrazioni rivierasche. Inoltre il nuovo sentiero, ciclopedonale e percorribile a cavallo, si salda ai vari Biciplan che i Comuni stanno predisponendo.

L’ippovia di Pozzuolo e Campoformido, come riporta lo studio di fattibilità, si definisce “sentiero ciclabile o percorso natura” e prevede il mantenimento del sedime (la larghezza è circa 3 metri) per quanto possibile di strade esistenti in ghiaia o terra. Ove necessario si realizzeranno tratti di nuova costruzione, in parte espropriando terreni coltivati, in parte correndo sull’area boscata arginale. Sono 43 le proprietà interessate al vincolo preordinato all’esproprio a Campoformido e 61 a Pozzuolo. Queste ultime comprendono proprietari anche di Lestizza, visto che l’ultimo tratto dell’ippovia si dirama fra Pozzuolo e Santa Maria di Sclaunicco, dal ponte sul Cormôr fra i due abitati al centro ippico ex Polveriera di Mortegliano. La notizia del previsto esproprio non ha generato per ora particolari opposizioni, la stradina corre a margine delle proprietà.

Come spiega Lodolo, che ha coinvolto cittadini e associazioni per proposte sulla definizione del tracciato, «gli interessati, con cui si è discusso preventivamente, si sono mostrati sensibili a valorizzare le bellezze naturalistiche del territorio». Alcuni conduttori agricoli auspicano che «una volta realizzata l’ippovia se ne fruisca nel rispetto delle coltivazioni a fianco, frutto di impegno e lavoro».

Il sentiero scorre ora in riva destra ora in riva sinistra del Cormôr superando il torrente per i guadi (come nella zona Castelli di Pozzuolo, a Terenzano e Zugliano) e il ponte vecchio di Basaldella; pochi gli attraversamenti di strade asfaltate, che saranno segnalati in sicurezza. Sul percorso i mulini di Basaldella, Terenzano e Mortegliano. —



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