Oggi l’addio a Messore storico direttore della Popolare udinese

Il clamore non gli era mai piaciuto e ora che non c’è più chi ricorda Tommaso Messore, 84 anni, lo fa con discrezione e con riconoscenza. Saranno in molti, questo pomeriggio, alle 14, all’Oratorio della Purità, a salutare il direttore generale della Banca Popolare Udinese. Un uomo che al lavoro aveva dedicato tutto se stesso senza mai mettersi in mostra. Al fianco dello storico presidente dell’istituto, Roberto Tonazzi, tra la fine degli anni Ottanta e il 1993, fu propio Messore a preparare il terreno per le fusioni con le banche popolari locali che dieci anni dopo avrebbero portato al matrimonio con la Banca popolare di Vicenza.
Classe 1932, nato a Galluccio (Caserta), Messore iniziò la sua carriera ad alti livelli nella Banca d’Italia. Prima diresse la sede di Palermo poi quella di Udine. Fu proprio nel capoluogo friulano che i componenti del consiglio di amministrazione della Bpu ebbero modo di apprezzare le doti professionali di Messore prima di affidargli la gestione dell’istituto. Messore fu anche l’artefice della ristrutturazione del Centro elettronico di via Sabbadini. Negli anni Novanta era un’innovazione di non poco conto. Erano gli anni della crescita, si iniziava a parlare della nascita dei grandi gruppi bancari che poco dopo arrivarono anche in Friuli.
Nel 1993 Messore passò il testimone a Stefano Semprini, ma già allora chi lavorava al suo fianco rimpiangeva la gentilezza del direttore elegante che, di tanto in tanto, recitava versi in latino e greco. Messore era una persona molto colta che amava il bello. Non a caso, da pensionato, sposò la battaglia contro l’installazione di una mega antenna sopra il tetto di palazzo Futura dove abitava con la moglie Anna e le figlie Vanda e Raffaella. Al loro fianco, oggi, si raccolgono i parenti e i tanti amici che non possono dimenticare il lavoro svolto da Messore anche per il bene della città.
Lasciata la banca, il direttore venne nominato presidente del Rotary club Udine. In questa veste Messore promosse diverse iniziative culturali e sociali: il suo obiettivo era aiutare tutti coloro che avevano bisogno. Il grazie della città non è venuto meno. Tanti i messaggi di cordoglio che, anche in queste ore, vengono recapitati alla famiglia.
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