Occupati gli stalli di sosta dei disabili

Udine, la protesta in via Liruti. Un cittadino si rivolge al Comune: «Non ci sono i soldi per dipingere l’asfalto»

UDINE. Due parcheggi per disabili puntualmente occupati da chi non ne avrebbe diritto. Un fatto spiacevole che, stando alle testimonianze raccolte tra i cittadini e chi lavora in zona «accade ogni giorno, a tutte le ore».

Siamo in via Liruti, nel pieno centro di Udine. Gli stalli sono di fronte al civico 22, dove è operativo un ufficio della Provincia che gestisce le pratiche dei titoli di viaggio agevolati – le speciali tariffe di autobus e corriere – riservate ai disabili.

Quasi cinquemila utenti all’anno provenienti da tutta la provincia passano attraverso questo sportello, aperto il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9 alle 13.

Peccato, però, che gli unici due stalli a disposizione siano sempre occupati da abusivi «spesso e volentieri da macchine del personale del Liceo artistico Sello», che, a onor di cronaca, è rimasto senza parcheggi da quando è statao aperto il cantiere in piazza Primo Maggio.

A segnalarlo al nostro giornale, con dossier fotografico alla mano, è un privato cittadino, Pierluigi Siciliani. «Via Liruti – racconta – è diventata terra di nessuno. Da quando è iniziato il cantiere del Park di Primo Maggio, il personale dell’istituto può transitare e parcheggiare lungo la strada. Nulla da eccepire al riguardo. Qualcuno, però, ne ha approfittato per fare suoi anche i posti riservati ai portatori di handicap».

La segnaletica verticale, che impone il divieto, esiste, è ben visibile lungo la strada. «Più volte – spiega Siciliani – alle otto del mattino ho chiesto l’intervento della Polizia Municipale per far sgomberare i veicoli che non erano in possesso dei requisiti, ma mi sono sentito rispondere che erano impegnati con le aperture delle scuole, e che, quindi, non potevano passare. Lunedì, invece, è arrivata una pattuglia di vigili in bicicletta a metà mattinata e hanno sanzionato un’auto con targa austriaca».

Nonostante ciò, ieri mattina, la scena si è ripetuta. Alle 11 – come si può vedere dalla foto scattata – c’era una Peugeot 206 grigia con un contrassegno, non dei disabili, ma della scuola superiore Sello. Stanco di assistere all’ennesimo parcheggio selvaggio Siciliani si è rivolto agli uffici comunali.

«Sono andato di persona al servizio viabilità – dice – per chiedere di colorare di giallo e rendere, quindi, più visibili i due parcheggi riservati ai disabili, ma mi sono sentito rispondere che non è facile farlo perché c’è del ciottolato con della ghiaia e non ci sono i soldi per poterlo realizzare. Così, non contento, ho chiamato direttamente il Sello per spostare le macchine in divieto di sosta».

L’assessore alla viabilità del Comune di Udine Enrico Pizza, dal canto suo, non commenta. Sta di fatto che la situazione, anche ieri pomeriggio, poco dopo le 14, è rimasta inalterata. Un’altra macchina parcheggiata, diversa dalla precedente, con un contrassegno non da disabile, ma, questa volta, di un residente della zona Ztl. «E anche in questo caso – conclude Siciliani – nessuna traccia di multe».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto