Nuovo negozio alle Manifatture Tre amiche sfidano crisi e virus

GEMONA
Apre nel centro Le Manifatture un nuovo negozio di vestiti per dare il suo contributo alla valorizzazione del sito commerciale di via Burgi. Il negozio ha aperto i battenti grazie alla determinazione della gemonese Desirè Cargnelutti in collaborazione con Sara e Cristina Da Pozzo. Desirè Cargnelutti da tre anni gestisce il negozio di abbigliamento “René – Moda Uomo” a Udine ma da gemonese ha voluto dare il suo contributo a nell’attività commerciale del paese nel centro di via Burgi che due anni fa era fallito ed è attualmente gestito da una società immobiliare per conto del gruppo Intesa San Paolo, proprietario della struttura. E così ieri è stato aperto il nuovo negozio di vestiti per donna “Rose Temporary Shop”.
«Con le mie socie – spiega Desirè Cargnelutti – voglio dare il mio contributo in questo centro commerciale che ha bisogno di nuove attività per essere più attrattivo e offrire più servizi. Abbiamo sottoscritto un contratto di affitto per una anno durante il quale lavoreremo per garantire le nostre offerte di abbigliamento con prodotti made in Italy ai visitatori del centro».
“Rose temporary shop” è il primo negozio nuovo che apre da quando due anni fa il centro commerciale Le Manifatture fallì e terminò così la gestione Burgi, la storica famiglia che gestì per quasi un secolo le manifatture di Gemona che fallirono nel 2004 e così in seguito la struttura è stata riconvertita in centro commerciale. In questi due anni nel centro di via Burgi è stato riaperto un bar nell’atrio centrale ma non ci sono state altre aperture e nell’edificio oggi ci sono circa una dozzina di attività quando prima del fallimento erano una trentina. L’emergere della pandemia non ha facilitato le cose ma la nuova apertura in questo periodo è un segnale positivo: «Crediamo – spiega Desirè Cargnelutti – che questa struttura commerciale possa essere attrattiva ma ha bisogno di accogliere più attività. Riteniamo dunque che se la banca che gestisce favorisse magari con incentivi sarebbe più facile far arrivare altri commercianti». —
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