I commercialisti di Udine si sono trasferiti: la nuova sede dell’Ordine è in via Grazzano
Nello stesso edificio ci sono anche l’Ordine dei geometri e quello degli architetti
L’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha una nuova sede, al terzo piano del civico 5 di via Grazzano, a Udine. Edificio che è così diventato una sorta di “palazzo delle professioni”, ospitando infatti già al secondo piano l’Ordine degli architetti e al primo quello dei geometri, alla cui cassa appartiene l’immobile.
«La nuova sede – ha spiegato lunedì 16 dicembre Micaela Sette, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Udine (che conta 835 iscritti) – risponde alle nostre aspettative. Un grande traguardo, che ci ha impegnato due anni come Consiglio e per il quale abbiamo coinvolto anche gli ex presidenti. Abbiamo optato per una “casa” più moderna e contenuta, prima avevamo una sala da 99 posti ma era sottoutilizzata, a causa della possibilità di lavorare da remoto. Così, dopo un incontro con il presidente dell’Ordine dei geometri, Lucio Barbiero, abbiamo deciso per il trasferimento in via Grazzano».
Al taglio del nastro erano presenti, tra gli altri, Barbiero, l’assessore regionale alla Funzione pubblica Pierpaolo Roberti, l’assessore comunale a Patrimonio e Tributi Gea Arcella, il presidente nazionale dei Commercialisti Elbano De Nuccio, il consigliere nazionale David Moro, il presidente dell’Ordine dei commercialisti di Rovigo e del Triveneto, l’architetto Walter Bertossi e la designer Mara Picco, che hanno realizzato la sede. Hanno partecipato, inoltre, anche alcuni ex presidenti, oltre al vicario generale della Diocesi, monsignor Guido Genero, che ha impartito la benedizione ai nuovi locali. Nella sala del consiglio campeggia un grande quadro donato dalla Fondazione progetto autismo Fvg, presieduta da Elena Bulfon.
L’assessore Arcella ha rimarcato l’importanza della collaborazione con l’Ordine «per tutti i risvolti economici e contabili che un ente complesso come il Comune di Udine ha». «Le professioni – ha confermato Barbiero – sono una cerniera tra istituzione pubblica e mondo privato».
«Il nostro rapporto con l’Ordine – ha sottolineato l’assessore Roberti – è speciale, in virtù della nostra autonomia. Questo è un elemento che porta un grande vantaggio competitivo per le nostre amministrazioni comunali ma anche una grande responsabilità di far funzionare il sistema. All’interno dei Comuni a controllare che tutto sia in ordine e a segnalare criticità c’è sempre un dottore commercialista o un revisore dei conti».
«Questo modello virtuoso di collaborazione interprofessionale – ha concluso De Nuccio – che si sta sempre di più consolidando è vincente. Ho chiesto al governo con forza di coinvolgere i commercialisti nel processo di formazione delle norme: i professionisti hanno la capacità da un lato di interpretare correttamente il fabbisogno della collettività e, dall’altro, possono trasferire in termini tecnici lo strumento normativo migliore per soddisfare questi bisogni».
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