Nuova intesa con Okawa 30 anni dopo

Delegazione in municipio per il gemellaggio. Immancabili bonsai, kimono e tè

Un preziosissimo bonsai, i kimono celebrativi dei 30 anni di gemellaggio, il rito del tè: nella sala consiliare di Pordenone è arrivata la cultura del Sol Levante assieme alla delegazione di Okawa con la quale l’amministrazione comunale ha rinnovato il rapporto di amicizia e collaborazione che lega le due città dal 1988.

Ciò che unisce Pordenone a Okawa è la vocazione per la lavorazione del legno: fu questo il motivo alla base del gemellaggio. L’allora sindaco Alvaro Cardin – presente ieri alla cerimonia in municipio – trent’anni fa, assieme ad altri componenti dell’amministrazione comunale, ai rappresentanti della Camera di commercio e di imprenditori del mobile, andò a Okawa per suggellare questo patto di gemellaggio. «Ricordo perfettamente l’organizzazione impeccabile e l’accoglienza che ci venne riservata – ricorda Cardin –. All’epoca, un gemellaggio col Giappone sembrava una cosa avventata a causa della distanza. Ma il tempo e la globalità ci hanno dato ragione». Recentemente la città di Okawa ha richiesto una collaborazione a Pordenone di disponibilità di un designer per la produzione di un particolare mobile da esporre al salone dell’artigianato che si terrà a novembre proprio nella città giapponese. «Abbiamo ricevuto una delegazione al distretto del mobile di Brugnera – afferma l’assessore alle attività produttive e turismo, Guglielmina Cucci –. Rinsaldare il legame con Okawa è importante per il settore manifatturiero ma anche un volano di promozione turistica».

Il sindaco Alessandro Ciriani, al suo omologo Kurashige Ryoichi, ha sottolineato che anche a Pordenone si respira un po’ di aria nipponica con l’associazione Jume e la pratica del judo nella Polisportiva Villanova (entrambi presenti alla cerimonia). «Oltre alla dimensione delle nostre città – afferma Ciriani – ci lega la dinamicità dei territori, la lavorazione del mobile e lo spirito di amicizia».

Oltre al sindaco, la delegazione era formata anche dalla presidente del consiglio comunale di Okawa, Kawano Emiko, che si è confrontata con l’omologo pordenonese Andrea Cabibbo. Molto intenso, inoltre, il legame tra scuole locali e giapponesi, in particolare il Vendramini (dove la delegazione ha fatto visita) e Beato Odorico. Presente alla cerimonia, oltre a diversi componenti dell’amministrazione comunale, anche il presidente della scuola Mosaicisti del Friuli Stefano Lovison che ha donato un mosaico al sindaco della città giapponese. Gli incontri sul territorio erano cominciati venerdì con la visita alla Valcucine.

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