Nuova casa del judo al Palamostre: è ancora polemica
Il Palamostre sarà la “casa del judo” o la casa dello Sport Team Judo Udine?
L’interrogativo rivolto alla giunta Honsell formalmente è un altro, ma nella sostanza il dubbio avanzato è questo: che la nuova palestra con tatami in corso di realizzazione nelle ex sale espositive di palazzo Diacono risponda più alle esigenze di una singola società, lo Sport Team appunto, che a un progetto di sostegno alla crescita del judo e delle arti marziali in genere. Un dubbio rafforzato dalla circostanza che Luigi Girardi, fondatore e presidente dello Sport Team, sia anche responsabile dell’unità concessioni edilizie del Comune di Udine, unità che fa capo all’assessore ai Lavori pubblici Pierenrico Scalettaris. Quello stesso Scalettaris che ha annunciato ai media l’avvio del progetto e al quale adesso sono chiesti chiarimenti, coinvolgendo nella richiesta anche l’assessore allo Sport Raffaella Basana e il sindaco Furio Honsell.
A prendere carta e penna, dopo quasi due mesi di mugugni sotterranei seguiti al primo annuncio di Scalettaris, sono stati i vertici di una società, la Asd Judo Shiro Saigo, su iniziativa del responsabile tecnico Carlo Palmucci. «Facendo seguito ai colloqui intercorsi con l’assessore Basana, che ringraziamo per averci ascoltato – si legge nella lettera inviata agli assessori e al sindaco – vorremmo chiedere cortesemente informazioni in merito alla creazione di una nuova palestra di judo, sita nella ex galleria d’arte del Teatro Palamostre. Essendo una delle quattro società di judo presenti in città, sarebbe di nostro interesse capire le modalità previste di assegnazione, che immaginiamo tramite un bando di gara». Quel bando, stando a quanto già dichiarato ai giornali da Scalettaris, sarà però emanato soltanto dopo il completamento dei lavori di ristrutturazione della palestra della scuola Ellero. Lavori che hanno lasciato senza sede lo Sport Team, già indicato come assegnatario (provvisorio?) della nuova struttura in corso di realizzazione al Palamostre, che avrà un costo finale di 96mila euro.
Se nessuno mette in discussione l’assegnazione di una sede allo Sport Team, quello che fa discutere è il tempismo con cui la società guidata da Girardi si sia vista assegnare addirittura una nuova palestra dedicata esclusivamente al judo. Privilegio raro per uno sport che di norma deve condividere gli spazi con altre discipline, con tutti i problemi che questo comporta sia in termini di logistica (si pensi ai tempi di allestimento e sgombero) sia alla vetustà delle strutture e delle attrezzature.
«Operiamo in concessione nella palestra della Scuola San Domenico – si legge ancora nella lettera della Shiro Saigo – e abbiamo dei limiti fisici e temporali che limitano la nostra attività. Siamo pertanto interessati a collaborare con il Comune per poter sviluppare sul territorio la nostra attività di promozione». Un interesse sicuramente condiviso da altre società, non solo nell’ambito del judo e delle arti marziali, che pur senza trovare il coraggio di esporsi pubblicamente hanno storto il naso di fronte alla velocità con cui lo Sport Team ha trovato una sistemazione. E alla realizzazione di una nuova palestra già presentata come casa del judo, senza però il minimo coinvolgimento del Coni, delle federazioni e delle altre realtà potenzialmente interessate al progetto.
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