Nuova canonica in autunno Così Codroipo cambia faccia

CODROIPO. La prima pietra era stata posata nel novembre 2010 con l’obiettivo di terminare i lavori in un paio di anni. Dopo cinque, la costruzione della nuova canonica della città è finalmente in dirittura d’arrivo. Con il trasferimento al suo interno del prezioso archivio pastorale, si è compiuto un altro passo. Mancano ancora alcune autorizzazioni prima che l’intervento possa dirsi finalmente concluso.
Entro l’autunno, comunque, dovrebbe esserci il fatidico taglio del nastro. Una costruzione, quella della nuova canonica, non fine a se stessa. Essa, infatti, rientra in un più ampio progetto di riqualificazione del centro cittadino di Codroipo, che prevede la demolizione della ex canonica per disporre, proprio nel cuore del capolupogo del Medio Friuli, di nuovi spazi e aree di aggregazione.
Intervento, quest’ultimo, oggetto di un concorso di idee promosso dall’amministrazione comunale e al quale hanno partecipato una sessantina di professionisti di tutto il mondo. Un’operazione alla quale l’amministrazione Marchetti sta lavorando per cercare di trovare una quadra. «Per questo tipo di intervento – conferma il primo cittadino codroipese Fabio Marchetti – è necessaria anche una collaborazione con i privati ed è proprio su questo che stiamo lavorando».
Quasi impossibile, pertanto, che si possa procedere con la demolizione prima della fine del mandato di Marchetti, in scadenza nel 2016.
La nuova sede parrocchiale, per la quale la Regione ha già stanziato 1,6 milioni di euro, sarà suddivisa in due parti. La prima è destinata a ospitare gli uffici parrocchiali e l’alloggio dei sacerdoti. L’altra, le attività connesse con il ministero pastorale.
Nell’edificio vicino, un rustico recuperato, sarà alloggiata la Caritas.
Nel frattempo, è stato messo in sicurezza l’archivio parrocchiale. Un patrimonio di grande valore storico-culturale, che conserva la memoria della comunità degli ultimi 600 anni. Esso comprende molti documenti preziosi, alcuni dei quali risalgono al XV secolo. Accanto agli atti relativi all’amministrazione della parrocchia si trovano anche documenti che si riferiscono al culto, alle attività e alle opere parrocchiali.
Oltre all’archivio storico è presente anche un ricco archivio musicale, con fondi di Candotti, Garlatti, Rieppi e Snaidero. Insomma, ancora pochi mesi e la nuova canonica aprirà le sue porte. Per la demolizione di quella vecchia, invece, si dovrà ancora attendere.
Viviana Zamarian
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