Notte di paura per il Cormôr, case sgomberate a Mortegliano

L’ondata di piena (raggiunta a mezzanotte) ha messo in pericolo anche i paesi di Lestizza e Talmassons. Numerose vie sono rimaste sott’acqua per otto ore. Nelle ore successive l’acqua del torrente ha raggiunto i comuni di Castions di Strada, Talmassons, Carlino e Muzzana del Turgnano, richiedendo il monitoraggio degli argini e dei ponti. Notte di veglia per centinaia di persone

UDINE. Notte di paura a Mortegliano, Lestizza e Talmassons per la piena del torrente Cormôr, che ha minacciato di esondare e allagare diverse abitazioni.

Il torrente, che ha raggiunto il picco di piena tra mezzanotte e l'una e mezza, già aveva fatto crollare l’argine in un punto di via Cormôr, nel pomeriggio, mentre le vie Lestizza, Sclaunicco e Santa Maria, a Mortegliano, per circa otto ore sono rimaste allagate, recando non pochi disagi ai residenti che si sono ritrovati con l'acqua all'interno delle proprie abitazioni.

Intorno alle 23.30 i carabinieri della stazione di Mortegliano per precauzione hanno invitato gli abitanti di via Cormôr ad evacuare le abitazioni, dato che la piena del torrente non si arrestava e rischiava di portarsi via l'argine in alcuni punti lungo la strada che corre parallela.

Tutti in allerta i residenti della zona morteglianese, soprattutto nella parte est del paese che, non avendo ricordo di una piena di tale portata, hanno atteso al di fuori delle proprie case, preoccupati, l'evolversi della situazione, monitorando costantemente il livello delle acque.

La strada che collega Mortegliano a Santa Maria di Sclaunicco è rimasta chiusa tutta la notte per impraticabilità.

Anche nel vicino comune di Castions di strada, a sud dell'abitato, l'attenzione è rimasta sempre alta per il tratto di strada che lambisce il ponte della strada regionale 353.

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La situazione è migliorata quando l'ondata di piena si stava esaurendo, intorno alle 2.30, e l'acqua ha cessato di fuoriuscire dall'alveo nella campagna a nord del paese, tuttora allagata.

La mattinata sarà intensa nonostante le condizioni siano migliorate, perché ora ci sarà da verificare dove si sono registrati i danni più gravi alle strutture e ai manufatti che regolano il flusso delle acque.

"Nella notte la piena del torrente Cormor - secondo quanto riporta il bollettino della Protezione civile sulla situazione idrometrica aggiornato alle 6 - ha raggiunto i comuni di Castions di Strada, Talmassons, Carlino e Muzzana del Turgnano, richiedendo il monitoraggio degli argini e dei ponti, in particolare quelli della SR353 e della linea ferroviaria Trieste-Venezia.

In questa zona gli effetti della piena sono stati contenuti grazie all’effetto di laminazione delle casse di espansione di Sant’Andrat nei comuni di Talmassons e Castions di Strada, che hanno raggiunto il livello di sfioro verso le 22 di ieri.

Un pronto intervento è stato disposto dalla Protezione civile della Regione con la collaborazione dei Comuni di Comune di Talmassons e Pocenia per realizzare un rialzo arginale in un tratto dell’argine destro del Cormor in località Paradiso".

La situazione

Strade chiuse e circolazione ferroviaria interrotta lungo la linea Trieste-Venezia, sono le conseguenze delle forti piogge che da ieri colpiscono il Friuli Venezia Giulia. Le precipitazioni si sono spostate dalla pianura friulana fino alla zona occidentale della regione, interessando in particolare la pianura pordenonese e le Prealpi Carniche.

La Protezione civile regionale, che sta impiegando 350 volontari di 65 comuni, segnala l'esondazione del torrente Varma, che ha comportato l'ennesima chiusura della strada regionale della Valcellina all'una. Altre frane hanno causato nella serata di ieri l'evacuazione di 14 famiglie a Tarcento  e di otto persone a Montenars. Il torrente Cormor è in piena nella bassa friulana, e ha causato la chiusura della linea ferroviaria Trieste-Venezia in corrispondenza di un ponte nel comune di Carlino.

Le Ferrovie hanno istituito corse sostitutive di autobus tra le stazioni di Portogruaro e San Giorgio di Nogaro. È stato attivato infine il servizio di piena sul Tagliamento e sul Livenza; su tutto il territorio regionale sono previste fino a sera ancora piogge intense, specialmente sulle zone occidentali.

Ripartono i treni

 È stata riattivata la circolazione ferroviaria sulla linea Venezia-Trieste, fra Latisana e San Giorgio di Nogaro, dopo la sospensione disposta dalle 4.20 per l'esondazione del canale Cormor.

Il primo treno a percorrere il tratto riattivato sarà il regionale 2212 Trieste-Venezia, previsto in partenza da San Giorgio alle 12.59. Durante l'interruzione i treni a lunga percorrenza sono stati deviati via Gorizia/ Udine/Sacile, con un aumento dei tempi di viaggio di circa un'ora e 40 minuti minuti. I treni regionali sono stati sostituiti con bus fra Portogruaro e San Giorgio di Nogaro.

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