Nessuno comunica i cambi: il bus parte e restano a piedi

Spilimbergo, ancora una disavventura per gli utenti del Terminal 2. C’è chi ha perso le coincidenze per recarsi al lavoro, segnalazione all’Atap

SPILIMBERGO. Continuano le disavventure per gli utenti del servizio di trasporto pubblico in provincia di Pordenone. L’ultimo episodio della serie è capitato ieri mattina ad alcuni degli abbonati che, partendo da Spilimbergo alle 7, utilizzano la corriera per raggiungere la stazione di Udine e qui cambiare e dirigersi verso il proprio luogo di lavoro nella periferia del capoluogo della Sinistra Tagliamento.

In pratica, le corriere che a quell’ora partono per Udine – spiega una delle vittime del disguido, che ne farà segnalazione all’Atap – sono sei. Dal primo ottobre, tre di queste corriere utilizzano quale area di fermata quella tracciata lungo via Mazzini (si tratta dei bus che raggiungono il centro studi e sono carichi soprattutto di studenti), mentre altre tre utilizzano gli stalli di fermata interni al Terminal 2.

Ieri è accaduto che la corriera «che sono solita prendere alla banchina numero 3, quella in cui fermano gli autobus in partenza per Udine, che è l’unica a fare la fermata a Udine in piazzale Ossario per poi raggiungere la stazione, dove cambio e prendo la coincidenza per Campoformido dove lavoro – spiega l’utente –, si è fermata inspiegabilmente alla banchina 2, quella da cui invece partono le corriere dirette a Maniago e in Val d’Arzino».

Il risultato è stato che la donna, come altri suoi abituali compagni di viaggio, ha perso la corriera rimanendo a piedi. A nulla sono valse le proteste con gli addetti presenti: gli autisti hanno già il loro bel da fare con le manovre, tutt’altro che semplici, all’interno del Terminal, così che agli utenti è stato suggerito di rivolgere le loro proteste direttamente a Pordenone, alla sede centrale.

«Comprendiamo che quella struttura sia nata male – conclude l’utente – e che gli imprevisti possano essere all’ordine del giorno. Non ne facciamo una colpa agli operatori, agli autisti, che anzi sono sempre gentili nel comunicarci eventuali variazioni su partenze e arrivi, ma crediamo fosse quanto meno opportuno, visto il cambio di fermate messo in atto dal primo ottobre, che le nuove fossero per lo meno segnalate sul tabellone luminoso».

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