Nessun giallo: Vasco Zaina morto per un incidente

PORCIA. Nessun malore e nessun difetto nel confezionamento del paracadute. La procura della Repubblica di Belluno ha ricevuto nei giorni scorsi la relazione completa dell’autopsia e della perizia (affidata all’ingegner De Biasi di Torino) sul paracadute di Vasco Zaina, l’atleta 48enne di Porcia morto l’8 agosto all’aeroporto di Belluno durante un lancio di allenamento.
Le prime risultanze autoptiche erano già state diffuse la settimana successiva all’incidente, quando era già evidente che Zaina non aveva avuto un malore durante il lancio. A provarlo furono anche le testimonianze dei presenti, che hanno visto l’atleta purliliese cercare di aprire il paracadute principale e quello di emergenza, senza riuscire a completare l’operazione.
L’esito definitivo dell’autopsia ha confermato le prime indagini ed è stato messo a disposizione del procuratore Francesco Saverio Pavone, che ha ricevuto anche la perizia sul paracadute.
«Non ci sono responsabilità di terzi – ha spiegato il procuratore Pavone –. Il paracadute non presentava difetti, era stato revisionato di recente e piegato dallo stesso Zaina che non aveva commesso errori nella preparazione della propria attrezzatura. È confermato anche che l’atleta non è stato colto da malore».
Vasco Zaina dunque è morto per le ferite riportate in una tragica fatalità e il risultato delle indagini condotte in questi mesi lascia presumere che il fascicolo sia destinato all’archiviazione.
La famiglia del paracadutista friulano è già stata informata e ha seguito direttamente tutti gli accertamenti e gli atti, attraverso l’assistenza di un legale nominato nei giorni successivi al terribile incidente.
Vasco Zaina era un grande esperto e appassionato di paracadutismo. Molto legato ai “colleghi” bellunesi, l’atleta era in città per partecipare alla Coppa del mondo.
Vasco Zaina aveva già rischiato la vita per la sua passione. Dieci anni fa, a novembre, si era trovato in una situazione drammatica, quando l’aereo dal quale doveva lanciarsi si era improvvisamente spento. In quell’occasione rimase ferito lievemente, a causa dell’atterraggio di emergenza.
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