Nei tweet solo critiche Mastrorosa assolto
La Corte d’appello di Trieste ha assolto «perché il fatto non costituisce reato» Mirco Mastrorosa dall’accusa di diffamazione ai danni dell’allora responsabile segreteria del gruppo regionale di Forza Italia, Piero Tononi, ribaltando la sentenza con cui il giudice di Udine, nel marzo 2018, lo aveva condannato a 400 euro di multa e risarcimento del danno alla parte civile.
«Avevo denunciato pubblicamente l’uso illegittimo e gravemente colposo di fondi pubblici, e mi ero trovato imputato per sei anni. Finalmente ho avuto giustizia», ha commentato Mastrorosa, che nel procedimento era difeso dall’avvocato Massimo Borgobello.
La vicenda risale al 2015, quando Tononi fu condannato dalla Corte dei conti del Fvg per aver utilizzato impropriamente 25 mila euro del gruppo consiliare di Forza Italia nell’ambito dell’inchiesta sulle cosiddette «spese pazze» in Regione. Mastrorosa lo criticò duramente su twitter, dandogli del «ladro di bottiglie», rincarando la dose con l’espressione «25 mila volte» e chiedendone le dimissioni e quelle dell’allora capogruppo di Fi, Riccardo Riccardi. Da qui la querela di Tononi, assistito dall’avvocato Alberto Polacco, inizialmente anche per stalking (ipotesi poi caduta).
La tesi di Mastrorosa è sempre stata di aver criticato politicamente Tononi, tra l’altro in un botta e risposta sui social iniziato proprio da quest’ultimo. «Ho sofferto la condanna di primo grado, che mi è sembrata ingiusta». Molto soddisfatto, ora, anche il suo legale. «Avevo pochi dubbi: il reato non c’era». —
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