“Nei suoni dei Luoghi” trova casa a Udine e organizza 40 eventi

“Nei suoni dei Luoghi” cambia musica: non più la Provincia di Gorizia, ma è ora Udine il Comune capofila tra le amministrazioni che dal 1999 sostengono l’iniziativa volta a promuove la cultura musicale del territorio. È stato siglato ieri a palazzo D’Aronco il protocollo tra l’amministrazione udinese e l’associazione “Progetto musica”, da poco trasferitasi nel capoluogo, che sarà valido fino alla fine del 2018.
Il programma e le date sono ancora in fase di definizione, ma gli appuntamenti - da giugno a dicembre - saranno circa una quarantina, spalmati sull’intero territorio regionale e in città il festival internazionale arriverà quest’estate. Nel 2014 l’iniziativa musicale - e culturale - aveva visto la partecipazione di 30 amministrazioni, mentre quest’anno l’associazione punta a raggiungere il traguardo dei 40 Comuni. Obiettivo principale di “Nei suoni dei luoghi” è quello di creare un circuito musicale per promuovere giovani talenti, e allo stesso tempo valorizzare e far conoscere il territorio. È questa, secondo l’assessore comunale alla Cultura Federico Pirone, la strada giusta per riuscire a fare rete anche nella cultura, condividendo obiettivi e puntando a strategie comuni. Obiettivi che si traducono poi, in «benefici per la comunità: questo festival dimostra che in un momento come quello che stiamo attraversando, di dibattito anche sul riordino del sistema locale - rimarca l’assessore Pirone - nella cultura possiamo trovare un esempio della capacità di fare sinergia tra le amministrazioni comunali».
Oltre a diffondere la musica di qualità nelle sue molteplici forme, e favorire, secondo gli indirizzi europei, l’accesso alla cultura a tutte le fasce di popolazione con particolare attenzione a persone non vedenti e disabili, il festival si propone di valorizzare le bellezze storico-artistiche delle realtà che decideranno di partecipare. Una rete che si dovrà ampliare negli anni, ma per il momento conta già su una soddisfacente adesione, motivo di orgoglio per il direttore generale dell’associazione Loris Celetto: «Vogliamo rendere sempre più accessibile la cultura - osserva - valorizzare i giovani musicisti provenienti dai conservatori regionali e dalle accademie della ex Jugoslavia e Albania. Ci auguriamo questa rete possa crescere e siamo aperti a confrontarci e migliorare la nostra offerta in collaborazione con gli enti locali che ci ospiteranno». L’anno scorso sono stati proposti 32 concerti con oltre 200 artisti provenienti da otto diversi Paesi, raggiungendo complessivamente quasi 5 mila spettatori. Musica e arte si incontreranno per il secondo anno consecutivo a Udine anche nel giorno di Pasquetta, grazie all’iniziativa “Musica e musei”.
Giulia Zanello
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