Musica, Gibson svela i segreti dei “Tampax”

Anno nuovo vecchi segreti. Secondo una tradizione ormai consolidata, Willy Gibson è in possesso del nuovo calendario dei Tampax, una raccolta di immagini, frasi e testimonianze legate alla storia di un gruppo che a Pordenone gli appassionati di musica e non solo ricordano come fondamentale per la nascita del fenomeno Great Complotto. La differenza, quest’anno, è che il gruppo, “gelosissimo” della propria storia e dei propri aneddoti, ha accettato di narrarceli.
Soprattutto in questo 2013 il calendario è molto di più di un semplice oggetto da collezione (viene stampato in poche copie e consegnato rigorosamente a pochi amici e fortunati conoscenti). E’ la testimonianza di un amicizia che dura da 35 anni, ma soprattutto è uno strumento originale per raccogliere e mantenere i ricordi di una vita legati ai Tampax e momenti di vita vissuti insieme.
Per raccontare la storia dei Tampax, con tutti gli aneddoti e gli avvenimenti che si sono susseguiti dal febbraio del 1978 in poi, ci vorrebbe più di un libro (come afferma lo stesso Gibson). L’idea del calendario, però, rappresenta la trovata ideale per chi come Willy Gibosn ha sempre saputo unire alla musica l’intuizione e il legame naturale con l’arte, quella istintiva, che ha portato le sue opere a essere profondamente apprezzate anche all’estero.
Nel puro stile Tampax, ironico, scanzonato e provocatorio, le memorie di una vita vengono così affidate all’unico strumento che testimonia inesorabilmente il trascorrere del tempo. Lo scorrere dei giorni, una pagina dopo l’altra, diviene così il mezzo per ripercorre i vari momenti di quattro amici che ancora si frequentano e sono uniti come 35 anni fa.
Oggi i Tampax sono gli stessi che si erano uniti nel 1979, dopo che Plastic si era aggiunto agli Hitless di Miss Xox. Insieme a Willy Gibson ci sono sempre Ado Scaini, vocalist della band (attivo nel mondo della musica come organizzatore di eventi per la sua Vivo concerti), Gino Burello, “Silence”, bassista, e Gino Zampese, “Radar”, batterista e autore di apprezzati quadri i cui soggetti compaiono anche in alcuni dei calendari dei Tampax.
Nel 2012 Willy Gibson aveva composto il calendario riproponendo le copertine di “Musique Mecanique”, la fanzine concepita, scritta e prodotta da lui stesso nel 1980 nella quale si alternavano pagine dedicate alla band ad altre dedicate agli argomenti più svariati legati al mondo della meccanica. Nel 2007 invece, sfogliando il calendario al contrario, era possibile scoprire anche le date dell’anno 3105, che del 2007 avrà le stesse date.
Il “Not official calendar” del 2013 è quello che celebra i 35 anni di attività della band e la copertina è la riproposizione di una vecchia foto di Piermario Ciani utilizzata per la copertina di “Police in the car”, il secondo 45 giri pubblicato nel 1983, nella quale Ado, Gibson, Radar e Silence sono ripresi alla guida di una Cadillac in una sorta di variante della copertina di “Ufo dictator” del 1978.
Gennaio si apre con una foto in bianco e nero che ritrae Ado Scaini nel 1972 di fronte alla birreria B.B.B. (attuale Woody). Il mese di febbraio testimonia invece come la casualità a volte crei intrecci curiosi. Sulla pagine campeggia l’immagine del simbolo della pace, risultato da un lato dell’unione delle date di nascita dei quattro componenti della band in base alle date di nascita e dall’altro del fatto che in latino “Tam – Pax” significa “tanta pace”.
Nel mese di marzo campeggia una foto della band al Cinema Giardino di Aviano nel 1982, che festeggi il decimo anniversario del primo concerto in pubblico di Willy Gibson. Aprile ritrae lo stesso chitarrista nell’estate del 1971 con la sua prima chitarra (una Martin, ndr), mentre maggio ritrae Gibson e Silence durante il missaggio di “Let it Shit”, album del 1995.
Luglio ripropone la foto del primo concerto dei Tampax a Roveredo in Piano nel maggio del 1978 (alla batteria c’era ancora Plastic), mentre settembre ricorda l’esperienza londinese del 1979 immortalata dalla foto di Red Ronnie.
Dicembre chiude l’anno con una foto dei quattro amici ritratti durante la festa di dell’ultimo dell’anno del 2011.
Una testimonianza storico musicale davvero preziosa che ci riporta agli anni del Great Complotto e che offre “chicche” e particolari inediti su un movimento che ha fatto parlare di Pordenone ben oltre i confini della provincia e del nostro Paese.
Maurizio Capobianco
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto