Museo e sede delle associazioni dentro all’ex caserma Bertolotti

/ Pontebba
Riportare all’antico splendore una parte importante del territorio, rendendolo una “vetrina” per la storia locale. È l’obiettivo dell’amministrazione comunale di Pontebba, che ha approvato lo studio di fattibilità per il recupero della caserma Bertolotti di via Cavour, all’ingresso del paese. Già sede del gruppo di artiglieria da montagna degli alpini, l’edificio è uno dei tanti immobili militari presenti sul territorio. Due anni fa il Comune ha cominciato a ragionare sul recupero non soltanto di questa caserma, ma anche di altre due, Zanibon e Fantina. «Ci siamo confrontati con la Soprintendenza e, dato che la Bertolotti è stata costruita a inizio ’900, non può essere demolita – racconta il sindaco Ivan Buzzi –. Così, l’unica strada è recuperare il corpo principale».
È su quest’ultimo che si concentra lo studio di fattibilità, propedeutico alla ricerca di fondi per la riqualificazione. Il piano prevede, per il primo lotto, l’adeguamento sismico e gli interventi sul primo piano, per 2 milioni di euro.
«L’idea – prosegue Buzzi – è di dedicare il piano terra alle associazioni, in particolare all’Ana che ora si trova nella caserma Zanibon in una sede non adatta. Il primo piano, invece, vorremmo farlo diventare un ampio spazio espositivo dedicato agli eventi bellici del territorio e alla presenza militare a Pontebba».
In seguito, si punta a recuperare anche il secondo piano per ricavarne una foresteria. Una parte della Bertolotti, quella delle stalle per i muli, è stata abbattuta in seguito all’alluvione del 2003 che aveva danneggiato la struttura.
«Tanti di quelli che hanno fatto il militare in questa caserma ci hanno contattato, con la speranza che non venga buttato giù un edificio che, per loro, ha un grande significato a livello affettivo – dice ancora il sindaco –. La nostra idea è di riqualificarlo: stiamo lavorando a un percorso di recupero delle strutture militari in stato di degrado. L’approvazione dello studio di fattibilità – conclude Buzzi – è un passo importante, perché ci consente di andare in cerca dei fondi per portare a termine l’intervento. Ci attiveremo a livello non soltanto regionale, ma anche nazionale ed europeo al fine di trovare il canale adatto a ottenere le risorse necessarie». Il recupero della Bertolotti può partire. —
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