Mura antiche in città Oltre 700 le firme da inviare al Comune
Hanno superato quota 700 le firme per la salvaguardia delle mura antiche di Pordenone, a partire da vicolo del Lavatoio.
L’altra sera in Provincia e ieri mattina in piazzetta Cavour, è proseguita la raccolta firme per la salvaguardia delle antiche mura di vicolo del Lavatoio che ha raggiunto 605 firme di residenti a Pordenone e 140 di persone che vivono nel resto della città. Tra i pordenonesi si sono visti al banchetto del comitato molti “notabili” della città, segno che il caso “mura” è particolarmente sentito. A confermarlo era già stata la serata di presentazione del testo – ma anche della storia delle mura – con Angelo Crosato, ex conservatore del museo civico e fine conoscitore della storia di Pordenone. Una volta conclusa la raccolta – il comitato cittadino non si è posto un termine, ma considerato il numero delle firme raccolte in pochi giorni è possibile che arrivi a mille –, il documento sarà inviato al sindaco Alessandro Ciriani.
Non a caso la raccolta delle firme non si limita al varco – autorizzato dalla Soprintendenza – su vicolo del Lavatoio, ma guarda più in generale alla conservazione della città medievale e rinascimentale.
Il testo della petizione chiede infatti: che la città si faccia carico della cura e manutenzione delle mura storiche; che «il Comune, nella sua qualità di Ente esponenziale della cittadinanza e di proprietario attuale di almeno parte delle mura, eserciti ogni potere amministrativo e civilistico per negare ed eventualmente revocare ogni autorizzazione, nullaosta o atto d’assenso di sua competenza che si proponga di abilitare l’apertura di varchi nelle antiche mura e in particolare in vicolo del Lavatoio». Questa parte del testo fa leva su quanto spiegato dallo stesso Crosato ovvero il fatto che in tutti i documenti storici le mura vengono definite “pubbliche” e che per cederle a un privato l’amministrazione comunale avrebbe dovuto prima declassarle.
La petizione chiede inoltre alla giunta Ciriani che «la procedura del bando per le opere da fare in piazza della Motta sia sospesa o comunque integrata» dopo un confronto basato sulla storia di quel luogo. Non da ultimo i cittadini vorrebbero che si riaprisse «il vicolo degli Andadori e siano realizzati percorsi che rendano visibili e fruibili le mura ai cittadini, senza alcuna manomissione delle mura». —
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