Muore travolto da un Tir mentre va in bicicletta
Polemica sulla mancata apertura dell’A28 e i pericoli della viabilità alternativa

SACILE.
L’ex funzionario della Provincia di Udine Ilario Margarita, 56 anni, è morto ieri in seguito alle ferite riportate in un gravissimo incidente stradale avvenuto a Gaiarine, in provincia di Treviso. L’uomo, che era stato per lunghi anni responsabile dell’area montagna per palazzo Belgrado, attualmente era residente a Sacile.
Il sindacalista Claudio Alpini che ha avuto modo di lavorare a stretto contatto con Margarita per diversi anni lo ricorda come una persona «molto preparata e in gamba, con idee persino troppo avanzate per la Provincia tanto che poi aveva deciso di cambiare lavoro. Ma anche se sono passati diversi anni da quando se n’era andato – ha aggiunto –, a palazzo Belgrado tutti lo ricordano molto bene e con affetto».
A Treviso quella di ieri mattina viene considerata una tragedia annunciata tanti erano stati gli “allarmi” lanciati sulla pericolosità del tratto dove Margarita ha perso la vita. L’uomo è stato schiacciato da un Tir in via San Liberale quando era in sella alla sua bicicletta. Le “mamme antitraffico” della zona di Gaiarine, in provincia di Treviso, avevano più volte denunciato l’insicurezza della provinciale. E ben 560 cittadini avevano firmato qualche mese fa una petizione in cui accusava «l’aumento del traffico ed in particolare di quello pesante, una situazione di grande disagio e di pericolosità». Le firme erano state presentate al sindaco di Gaiarine, Loris Sonego e si chiedevano all’amministrazione interventi per la messa in sicurezza.
Adesso a Gaiarine infuria la polemica per una tragedia annunciata. Nei mesi scorsi oltre alla petizione, le mamme antitraffico ed il gruppo “Fora x fora” avevano messo in atto il blocco della viabilitè con attraversamenti pedonali per denunciare la pericolositè della provinciale in centro paese. «Cosa si aspetterà adesso per intervenire - si chiede ora una delle mamme -, che ci sia un altro morto? La bretella di Pianzano è aperta da settimane, aveva detto che avrebbero aperto l’autostrada e invece è ancora chiusa».
«Basta inaugurazioni inutili, è ora di passare ai fatti e aprire l’autostrada A28 per ridurre il traffico a Gaiarine e Francenigo» le ha fatto eco il consigliere di minoranza di Gaiarine Severino Scandolo, sollecitando provvedimenti urgenti. Scandolo si trovava proprio sul luogo della tragedia ieri mattina.
Ieri alle 10 la tragedia: il ciclista stava percorrendo via San Liberale in pieno centro a Gaiarine, nella stessa corsia si trovava uno Scania di una ditta di autotrasporti di Cimadolmo condotto da un 52enne di Fontanelle le cui iniziali sono G.V.. Per cause che sono in corso di accertamento dalla polizia stradale di Castelfranco, Ilario Margarita è caduto ed è finito sotto una ruota del Tir, trascinato per qualche metro. Il camionista ha frenato, ma il ciclista è deceduto sul colpo.
Tutto è avvenuto proprio davanti a uno studio medico. Una dottoressa ha cercato invano di rianimarlo praticandogli il massaggio cardiaco in attesa dell’arrivo del personale del 118. È stato allertato anche l’elisoccorso del Suem, ma per Margarita non c’è stato niente da fare. Da ricostruire l’esatta dinamica: si tratta di capire se vi sia stato un urto prima che il ciclista finisse sotto la ruota del mezzo pesante.
Il Tir era stato a Udine per caricare del materiale ferroso che doveva consegnare a Nervesa della Battaglia e aveva dovuto uscire dall’autostrada obbligatoriamente da Sacile Ovest.
Ilario Margarita viveva a Sacile con la sua compagna, l’ex consigliere comunale Patrizia Maria Cicutto, psicologa molto conosciuta e responsabile del locale consultorio familiare. Oltre alla Cicutto lascia due figli in tenera età. Dopo aver lavorato per la Provincia di Udine, Cicutto amministrava i beni di famiglia e aveva una gran passione per la bicicletta, tanto da effettuare spesso escursioni fuori porta.
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