Multe ai ciclisti, contromano o col telefono

Nel primo semestre sono state circa venti quelle staccate in città. Non mancano i casi curiosi come il sorpasso “pericoloso”
Padova 15 Luglio 2005 G.M. Via Altinate,MULTE AI CICLISTI (CARRAI) VIA ALTINATE,MULTE AI CICLISTI -CARRAI-
Padova 15 Luglio 2005 G.M. Via Altinate,MULTE AI CICLISTI (CARRAI) VIA ALTINATE,MULTE AI CICLISTI -CARRAI-

UDINE. Circolano contromano o fuori dalla carreggiata. Con il telefonino attaccato all’orecchio o peggio ancora ubriachi. Sono i ciclisti pizzicati dalla polizia locale e incorsi nelle sanzioni. Anche quella che è considerata l’utenza debole, al pari dei pedoni, non sempre rispetta le regole e proprio per il comportamento tenuto in strada è spesso causa di incidenti.

Come quelli che sono stati multati – cinque nel primo semestre dello scorso anno – perché non tenevano correttamente le mani sul manubrio e sono rovinati a terra. Per questi è scattato il pagamento di una somma tra i 41 e i 169 a seconda della gravità del fatto. O come quelli – altri cinque indisciplinati nel 2016 – che hanno preferito non utilizzare la rete di piste ciclabili in città e, piuttosto, immettersi nel traffico a fianco di auto e moto. Per questi la legge prevede una multa dai 25 ai 99 euro.

È tutto scritto nel report della polizia locale di Udine – oggi Uti del Friuli Centrale – che per cogliere all’istante questo genere infrazioni si avvale anche di una “squadra speciale” di agenti in mountain bike.

Nel primo semestre del 2017 sono state venti le violazioni del codice della strada commesse dai ciclisti, il 30% in meno, facendo un raffronto, rispetto a quelle riscontrate nello stesso periodo del 2016 quando furono in totale 33. Il numero più alto di contravvenzioni quest’anno ha finora riguardato la circolazione contromano (7 contro i 5 del 2016). Un comportamento scorretto assai frequente è anche quello di percorrere la strada senza mantenersi in prossimità del margine destro della carreggiata.

In questo caso sono stati 5 quelli colti in fallo. E poi ci sono i più svariati episodi di chi ha mancato la precedenza a uno stop, ha sorpassato un veicolo o si è spostato di direzione creando intralcio al traffico e pericolo agli altri utenti della strada, oppure ha sostato sul marciapiede anziché su un’area adeguatamente segnalata.

Ma c’è stato anche qualche “temerario” che non si è fermato davanti dell’alt dei vigili proseguendo per la sua direzione. E in questo caso la multa è molto salata: da 84 a 335 euro.

Lo scorso anno le tipologie di violazioni riscontrate dagli agenti furono ben quattordici. A quelle già citate le più eclatanti riguardavano il mancato equipaggiamento della bici. Girare senza fanalino ma anche senza campanello può costare caro. Furono quattro i ciclisti fermati dai poliziotti.

E poi ci furono i singoli casi: da chi fu trovato ubriaco alla guida con un tasso alcolemico di poco inferiore a 1 grammo per litro a chi trasportava altri passeggeri sul cambrone, a chi, infine, è stato trovato parlare al telefono. Già, perché la legge è uguale per tutti. Per gli automobilisti ma anche per i ciclisti.

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