Mucca bruca in strada, le auto fanno slalom

Meduno, protagonista uno dei bovini dell’allevatore pluridenunciato per malgoverno di animali

MEDUNO. Brucava l’erba su un’aiuola spartitraffico, con tanto di carretto legato al collo, nella frazione medunese di Ciago, costringendo gli automobilisti a compiere pericolose manovre per evitarla.

Protagonista dell’episodio, una delle mucche di Guglielmo Del Din, l’allevatore di Meduno ormai noto anche a Pordenone per i suoi numerosi procedimenti legati sempre e solo a un unico reato: i bovini, di cui è proprietario e custode, continuano a pascolare in fondi altrui e lungo le strade del paese, arrecando numerosi disagi.

Sul posto, i carabinieri di Spilimbergo, che stanno valutando se sussistano gli estremi per l’ennesima denuncia a piede libero - se ne contano ormai decine - e le conseguenti contravvenzioni per violazione delle norme del codice della strada (malgoverno di animali).

Il paese è esasperato da una situazione che si protrae da anni e non trova soluzione, tant’è che rinnova l’appello ad autorità giudiziaria e Azienda sanitaria affinché sul caso si metta la parola fine.

«Siamo dinanzi a una situazione insostenibile – ha dichiarato il sindaco Lino Canderan, intervenuto a Ciago al momento del blocco del traffico –. Nonostante l’impegno dei carabinieri di Meduno, guidati dal comandate Riccardo Marchionni, e sebbene ci sia un provvedimento del tribunale, che ha disposto il sequestro della dozzina di capi, i bovini di Del Din continuano a pascolare in libertà. Tutte le azioni messe in atto si sono rivelate vane».

Il sindaco ha pure rimarcato che a rischio c’è la sicurezza degli utenti delle strada. L’allevamento del medunese era stato sottoposto a sequestro preventivo a marzo 2013, bloccando ogni spostamento dei bovini sino a nuovo ordine del tribunale.

L’uomo era stato nominato custode giudiziale della dozzina di capi di proprietà, rispondendo in prima persona in caso di inosservanza del provvedimento. Da allora, Del Din ha collezionato denunce per violazione della disposizione.

Tra le ultime segnalazioni, quella di una trentina di residenti in borgo Del Bianco, che si sono ritrovati le mucche davanti la porta di casa, recinti distrutti, orti e vigneti danneggiati.

La situazione nella borgata era diventata pericolosa pure per i bambini, che non potevano più giocare all’aperto, in quanto le mucche si spingevano sino alle soglie delle abitazioni, dove avevano lasciato anche le tracce inconfondibili del loro passaggio.

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