Mr Simon, il bar segreto di Udine

Parola d’ordine: Mr Simon.
Udine ha il suo primo secret bar. Un cocktail bar. Si chiama Mr Simon: sono segreti la sua posizione e il codice di accesso – da digitare su un telefono appeso nelle vicinanze della porta di ingresso –. Codice che cambia tutti i giorni.
Come ogni secret che si rispetti, non esiste una vetrina, non esiste un’insegna, ma soltanto un’anonima porta nascosta dietro a un magazzino delle scope. Mr Simon, botanico alchimista, con la passione per i viaggi, per il collezionismo ma soprattutto artista della mixology, comunica con i propri clienti attraverso un numero di cellulare e Whatsapp.
Se siete tra i fortunati ad avere il numero, l’esperienza che vi attende all’interno del locale è unica, immersiva e ovattata, vi sembrerà di entrare nelle atmosfere rilassate e bohémien del Grande Gatsby. Il progetto, questo si può svelare, è di Visual Display, lo studio udinese specializzato in retail design: «Tutto è pensato per far sentire il cliente a casa nel salotto di Simon: un luogo privato, elegante ed accogliente che trasporta subito in un altro tempo con luci soffuse, specchi, velluti colorati, musica soft, dettagli inconsueti e memorabilia», racconta il titolare di Visual Display, Giorgio Di Bernardo.
Lasciatevi la porta alle spalle e attraversate lo stretto passaggio fino ad arrivare nel salotto dalle pareti blu: sul bancone in marmo e alcantara vanno in scena i cocktail preparati direttamente dal padrone di casa. Sono tutte ricette inedite da scegliere tra i menù raccolti in giro per il mondo da Simon o creati in base alla sua ispirazione del momento.
Da provare? Sicuramente il Dietrich, un’esperienza per i sensi che unisce zucchero filato, London dry gin, fave di tonka, arancia essiccata e acqua tonica. Grande ricerca e qualità, ben lontane dall’alcol che si beveva nei secret bar nati durante il proibizionismo statunitense che durò dal 1920 al 1933. Le sostanze alcoliche erano illegali ma l’utilizzo non si fermò, cambiò forma e riti sociali e fece nascere luoghi clandestini, chiamati speakeasy, nascosti nei retrobottega e negli scantinati, dove consumare alcolici. Da diversi anni i secret bar sono tornati di tendenza e fioriscono nelle grandi città come New York, Londra, Parigi, Milano e oggi anche Udine ha il proprio speakeasy.
Il progetto di Visual Display ha fatto centro. Aperto da poco più di un mese è già stato pubblicato (rigorosamente senza indirizzo) sui più importanti style magazine internazionali come Wallpaper, DesignBoom e The Cool Hunter con migliaia di like e condivisioni sui social. Chissà se gli udinesi sapranno mantenere il segreto.(f.g.)
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