Morto Pittini, il ricordo dei sindacalisti: "Per lui gli operai erano persone, non numeri"

Udine: Giacomini (Cgil) rammenta le estenuanti trattative. Roccasalva (Fiom): modello da copiare

UDINE. Anche il ricordo del sindacato passa da immagini come quelle del capitano d’industria, dell’imprenditore tutto d’un pezzo, ma basta indugiare al telefono con il neo-eletto segretario generale di Cgil Udine per veder tratteggiato un altro ritratto.

Meno formale, più caldo come può essere solo quello disegnato da chi, Andrea Pittini l’ha incontrato di persona. Natalino Giacomini, da qualche mese leader della Cgil provinciale, quel privilegio l’ha avuto sul finire degli anni ’70 quando assunto in azienda, alle Ferriere Nord, ne diviene subito delegato sindacale.

«La sua presenza? Si sentiva anche se non parlava», confessa Giacomini ricordando come allora, a differenza di quanto accade oggi, al tavolo delle trattative si sedeva il Cavaliere in persona.

«Aveva un modo essenziale, pragmatico, duro di rappresentare le proprie ragioni per tutelare gli interessi dell’impresa senza però mai disconoscere il valore dei lavoratori che ha sempre considerato persone e non numeri. Ricordo le trattative lunghissime, estenuanti, sempre capaci di approdare però a un accordo dopo averlo inseguito anche per mesi».

Ben nove in un caso che il sindacalista rievoca. «Ricordo anche cosa mi disse una volta sottoscritto. Ora vi assumete la responsabilità di quanto abbiamo firmato perché accanto ai benefici per i lavoratori bisogna che perseguiamo gli obiettivi dell’impresa».

Un do ut des che quantomeno sul piano delle relazioni sindacali oggi, a sentire i sindacalisti, sembra essersi intiepidito.

Almeno a sentire il leader di Fiom Cgil, Giampaolo Roccasalva, che salutando la figura del grande Pittini non nasconde però le difficoltà di relazione tra parti sociali e azienda come fa dal canto suo pure Giacomini auspicando che la “lezione” del Cavaliere possa essere ripescata e attualizzata.

«Ha sempre tenuto in considerazione i lavoratori e il sindacato. Sarebbe bello che quell’esperienza venisse recuperata. Sono convinto che da distese relazioni sia i lavoratori che l’azienda avrebbero da guadagnare.

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