Morto il fotografo che raccontò la storia del paese
Ha destato molto dolore in tutta la comunità la scomparsa improvvisa del fotografo Renato Mezzolo, 73 anni. Con i suoi scatti ha segnato la storia degli ultimi trenta anni di vita di Dignano.
Nella centrale piazza Plebiscito tutti ricordano lo studio di fotografia di Mezzolo, che si distingueva per la disponibilità, la gentilezza e la professionalità riservata ai suoi clienti. Fino a circa cinque anni fa l’esercizio era attivo portato avanti dalla moglie Dolores. Il figlio Stefano aveva aperto un negozio di ottica sempre in piazza a Dignano e da un anno ha spostato la sua attività nello studio ristrutturato del papà. Renato Mezzolo era noto e apprezzato per il suo lavoro. Ambiti i suoi reportage dei matrimoni. Nel corso della sua attività sono stati tanti gli sposi immortalati dai suoi scatti. Mezzolo ha contribuito a realizzare un archivio molto importante di tutti gli avvenimenti e le manifestazioni realizzate a Dignano.
Il sindaco Vittorio Orlando esprime la vicinanza sua e di tutta il paese alla famiglia in questo momento di dolore. Mezzolo era anche un suo grande amico: «Lascia un vuoto incolmabile in tutta la comunità dignanese – dice il primo cittadino – in quanto era conosciuto da tutti. Il suo studio fotografico era un punto di riferimento anche per persone provenienti da fuori Comune. Era una persona di grande cuore mancherà tanto anche alla comunità intera dove era benvoluto. Sempre solare e sorridente gli piaceva stare in compagnia, partecipava sempre alle varie iniziative del paese». Una persona che amava molto la sua famiglia, la moglie Dolores e i figli Stefano e Daniel giunto ieri dal Canada dove esercita con successo la professione di cuoco, i fratelli i nipoti. Veniva ricambiato da altrettanto amore.
Prima di dedicarsi alla fotografia l’uomo aveva lavorato come artigiano piastrellista in Danimarca dove aveva abitato per qualche anno a Copenaghen. Rimpatriato aveva mantenuto un forte legame con i suoi amici danesi. Sempre presente e disponibile nelle varie attività a sostegno del paese aveva fatto parte dell’associazione ornitologica “Chei de plume”. In tale sodalizio era stato uno tra i soci fondatori avendo la passione per i volatili, a casa infatti ne possedeva tanti, specialmente canarini.
Renato Mezzolo era tra l’altro anche un tifoso dell’Udinese, fino a quando la salute glielo aveva permesso andava sempre a vedere le partite della sua amata squadra.
Nel corso degli anni aveva stretto amicizia con tutti i grandi giocatori, da Zico in poi. Organizzava inoltre per Dignano delle partite di scambio con squadre danesi proprio per mantenere e rafforzare il suo forte legame con il Paese scandinavo. In suo suffragio stasera alle 19 nella chiesa parrocchiale del capoluogo viene recitato Il rosario. Saranno in tanti a stringersi per l’ultimo abbraccio al fotografo domani, alle 15 nella Pieve dei santi Pietro e Paolo del cimitero di Dignano. —
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