Morto il fondatore della Tosoni formaggi

Aveva 94 anni. Originario di Clauzetto, aveva trasferito l’attività nella città del mosaico a metà degli anni Sessanta

spilimbergo

Si è spento nella sua casa di Spilimbergo, dove risiedeva da più di mezzo secolo, Renato Tosoni. Aveva 94 anni ed era il fondatore della Tosoni formaggi. Nato a Clauzetto il 27 luglio 1926, Renato era il primo di quattro tra fratelli e sorelle. Assieme al fratello Luigi aveva proseguito l’attività di famiglia, dedita alla produzione e al commercio di formaggi. Sotto la sua guida l’azienda si era ingrandita a tal punto da rendere necessario, a metà degli anni Sessanta, il trasferimento dell’intera attività a Spilimbergo, ai primi piani del palazzo in via Pinzano nel quale avrebbe vissuto con la famiglia per il resto della sua vita. Nel 1996 è stato aperto il negozio Astori a Tolmezzo e nel 2000 la baita in centro a Udine. Il nome Tosoni è legato in particolare alla valorizzazione dell’asìno, dalla maggior parte dei consumatori conosciuto come “formaggio salato”. Un prodotto che vanta origini molto antiche: la prima fonte certa risale al 1659, su un documento del Palladio scritto in latino.

Energia, passione e un’etica del lavoro fuori del comune sono le caratteristiche che lo hanno sempre contraddistinto, nella gestione degli affari così come nella vita di tutti i giorni, ma anche nell’impegno in politica come consigliere e assessore al commercio del Comune di Clauzetto.

«Non sapeva mai stare fermo: riusciva in ogni momento a trovare qualcosa da fare, da migliorare, da sistemare», è il ricordo dei familiari. Anche quando aveva ormai passato il controllo dell’azienda ai figli Carlo, Roberto e Domenico, non aveva perso l’abitudine di girare le montagne del Friuli malga per malga a bordo della sua jeep, sempre accompagnato da qualcuno dei suoi nipoti.

È con orgoglio e soddisfazione che ha potuto veder crescere l’azienda che porta il suo nome, sino all’inaugurazione del nuovo stabilimento di vendita e produzione in via Barbeano a Spilimbergo.

Nonostante l’età avanzata e gli acciacchi avessero avuto ragione della sua proverbiale forza di volontà, negli ultimi anni di vita Renato non si era mai perso d’animo, confortato dall’affetto e dall’amore dei propri cari. Oltre ai tre figli, lascia la figlia Silvana, la moglie Liana, genero, nuore, sorelle e nipoti.

I funerali saranno celebrati domani, alle 10.30, nella chiesa di San Giacomo a Clauzetto, mentre un rosario sarà recitato stasera, alle 19, nella chiesa dei Santi Giuseppe e Pantaleone a Spilimbergo. —

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